SANTA TERESA DI GESÙ

1515 - 1582

Dottore della Chiesa

Madre Riformatrice dei Carmelitani Scalzi

Solennità, 15 ottobre

 Nascita

Teresa di Gesù (de Cepeda y Ahumada), nata in Avila (Spagna) nel 1515 e morta ad Alba de Tormes nel 1582, è universalmente riconosciuta come Maestra di dottrina e di esperienza spirituale, al punto che è stata la prima donna della storia alla quale è stato riconosciuto (da Paolo VI, nel 1970) il titolo di Dottore della Chiesa. Ella stessa ci ha lasciato il racconto della sua vita, ma l’ha narrata come storia di un “incontro d’amore” tra lei e Cristo. 

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E' oggi l'anniversario della canonizzazione di S. Teresa di Gesù Bambino (17 maggio 1925). Celebriamo con gioia tale ricorrenza regalando ai lettori un articolo, uscito su un recente numero di Rivista di Vita Spirituale, scritto dal nostro nuovo Padre Provinciale Giuseppe di S. Teresa di Gesù Bambino (Pozzobon), sull'eredità di S. Teresa d'Avila nella santa di Lisieux. P. Giuseppe è stato eletto Provinciale ieri 16 maggio, memoria di san Simone Stock, in seno al 45° capitolo della Provincia veneta attualmente in corso (qui la cronaca).

di P. Giuseppe Pozzobon ocd

Santa Teresa di Lisieux ha un insegnamento così essenziale e così evangelico che ha sconvolto la Chiesa e l’approccio alla fede di tanti cristiani fin dal tempo in cui ebbe inizio «l’uragano di gloria» che la avvolse dopo la morte. Scriveva in proposito il Santo Papa Giovanni Paolo II:

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Segnaliamo la recente pubblicazione della miscellanea Teologia dell'amore, curata da P. Christof Betschart e suor Maria Manuela Romano, ocd, per le edizioni Città Nuova: "Due millenni di cristianesimo non sono bastati per fare emergere pienamente il significato della rivelazione che «Dio è amore». In questo volume collettivo, un gruppo di giovani filosofi e teologi si interroga su questo significato e sull’apporto della spiritualità carmelitana nelle sue figure, Teresa d’Avila, Giovanni della Croce, Teresa di Lisieux ed Edith Stein, alla teologia dell’amore contemporanea con la speranza di contribuire a una Weltanschauung cristiana". Fra i contributi del volume c'è anche un saggio su Teresa d'Avila di un padre della nostra Provincia veneta, Iacopo Iadarola.

di P. Miguel Márquez ocd

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Cari fratelli e sorelle: Quest’anno ricorre un anniversario molto speciale: 400 anni dalla canonizzazione della nostra Santa Madre Teresa. Tutto il Carmelo Teresiano si unisce nella grata celebrazione di quel 12 marzo 1622, e lo facciamo celebrando con tutta la Chiesa il dono della santità di Teresa e dei Beati che furono canonizzati insieme a lei.

di P. Giuseppe Furioni ocd

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Teresa d’Avila è stata elevata alla santità il 12 marzo 1622 insieme a quattro uomini: gli spagnoli Isidoro di Madrid, detto l’Agricoltore, Ignazio di Loyola e Francesco Saverio e l’italiano Filippo Neri. Dunque, una canonizzazione multipla – la prima volta nella storia della Chiesa moderna –, l’unica del breve pontificato di Gregorio XV (1621-1623). Un evento tanto solenne che qualche storico la definisce «rappresentazione del trionfo della Controriforma cattolica».

di P. Ermanno Barucco ocd

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Quando un Carmelitano Scalzo trova scritto in internet “Preghiera di santa Teresa d’Avila allo Spirito Santo” rimane perplesso. Possibile che sia un figlio così degenere da non aver mai saputo che la “Madre” avesse scritto una preghiera allo Spirito Santo? Leggendola riconosce qua e là lo stile della Santa ma come sia possibile che gli sia sempre sfuggita questa preghiera lo angustia.

di P. Fabio Pistillo ocd

La terra che calpesti è santa. Parole udite durante la costruzione di questa cappella all’inizio dell’anno 1628.

Così si legge sulla lapide pavimentale interna alla cappella della Trasverberazione nel monastero dell'Incarnazione di Avila. Appena entrati, al centro, è posta la perenne memoria di una profonda esperienza di Dio donata a santa Teresa e futuro pegno della famiglia dell'Ordine del Carmelo teresiano che da lei ebbe origine.

La cappella fu costruita come ampliamento esterno della cella di santa Teresa ed è in parte ancora oggi visibile nell’angolo a sinistra guardando l’altare maggiore. Avvicinandosi, lo sguardo viene attirato dalla sua struttura a due piani: in alto un cucinino, in basso la parte dove Teresa viveva, pregava e si riuniva con altre consorelle. In questo luogo santo è ambientata la grazia raccontata nel capitolo 29 della autobiografia di Teresa, il Libro delle misericordie e conosciuta da secoli come la Trasverberazione di santa Teresa.