Santi nella Misericordia #5 - S. Vincenzo de Paoli; S. Damiano de Veuster; S. Teresa di Calcutta
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di P. Antonio Maria Sicari ocd
MISERICORDIA PER GLI ULTIMI
1. San Vincenzo de’ Paoli (1581-1660).
Nel suo secolo e nella sua patria, Vincenzo era il Santo che scopriva continuamente nuovi poveri e nuove miserie, pensando che il Signore chiamasse proprio lui a prendersene cura, tanto che è a tutti noto come «il santo delle carità».Fu lui ad aprire alle donne (di solito destinate al chiostro) anche il «monastero del mondo». Sono celebri – per il cambiamento epocale che esse significarono – le parole con cui Vincenzo delineò la nuova “forma di vita” per le sue “suore di Carità”: «Esse avranno per monastero le case degli ammalati e quella dove risiede la superiora. Per cella, una camera d’affitto. Per cappella, la chiesa parrocchiale. Per chiostro, le strade della città. Per clausura, l’obbedienza. Per grata, il timor di Dio. Per velo, la santa modestia. Per professione, la confidenza costante nella divina Provvidenza e l’offerta di tutto il loro essere».
Ricordo del Servo di Dio Girolamo Gracián
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di P. Iacopo Iadarola ocd
La data del 21 settembre, oltre che la festa dell'Evangelista Matteo, offre a noi carmelitani il ricordo della nascita al cielo di uno dei grandi padri del Carmelo riformato, il Servo di Dio P. Girolamo della Madre di Dio (1545-1614, meglio conosciuto col suo cognome Gracián). Imbevuto dell'insegnamento della Santa Madre Teresa, insieme al Santo Padre Giovanni della Croce fu a lei carissimo e da lei prescelto per la propagazione tra i frati carmelitani scalzi dello spirito della Riforma da lei iniziata: "ben si vide esser egli aiutato da Sua Divina Maestà e averlo scelto nostra Signora medesima per la salvezza del suo Ordine" (Fondazioni 23,13). Fu il primo Provinciale dei carmelitani scalzi, e la Santa Madre fece uno speciale voto di obbedienza perenne nei suoi confronti.
Beata Maria di Gesù
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BEATA MARIA DI GESÙ (LÓPEZ RIVAS)
1560 - 1640
Memoria facoltativa, 11 settembre
Suor Maria di GesùNacque a Tartanedo (presso Guadalajara) il 18 agosto 1560. Rimasta orfana di padre in giovanissima età fu affidata ai nonni paterni a Molina de Aragón, dove crebbe ed ebbe la prima formazione spirituale. Guidata dal gesuita P. De Castro, decise di entrare nel Carmelo.
S. Teresa l'accettò per il monastero di Toledo inviandola al quale l'11 agosto 1577, così la raccomandò: «La invio con 5000 scudi di dote; ma faccio sapere che altrettanti ne darei io molto volentieri per averla. Non sia considerata come le altre, perché spero in Dio che abbia da essere un prodigio» (Lettera 464, S. Teresa di Gesù, Epistolario, Edizioni OCD, 1982). Con tale autorevole presentazione, ricevette subito l'abito il 12 agosto 1577, emettendo poi la professione l'8 settembre 1578, nonostante la salute delicata che faceva temere per il suo avvenire. A Toledo si pensava di dimetterla: l'intervento di S. Teresa fu decisivo: « Pensino bene - scrisse - a quello che fanno, perché se non ammettono alla professione suor Maria di Gesù, la farò venire ad Àvila, e il monastero che l'avrà sarà il più fortunato di tutti. Per conto mio la vorrei sempre con me nel mio monastero, anche se dovesse stare a letto tutta la vita» (Lettera, 465, Ibidem).
2 settembre, memoria del Beato Brocardo
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Oggi, secondo il Martirologio romano (edizione ufficiale del 2004), ricorre la memoria del beato Brocardo, rievocato con queste parole: "Sul monte Carmelo in Palestina presso la fonte di Elia, beato Brocardo, priore degli eremiti ai quali sant’Alberto, vescovo di Gerusalemme, diede come regola di vita che meditassero giorno e notte la legge del Signore e fossero vigili nella preghiera".
Santa Teresa Margherita Redi
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SANTA TERESA MARGHERITA DEL SACRO CUORE DI GESÙ
(ANNA MARIA REDI)
1747 - 1770
Festa, 1 settembre
L'infanzia
Sacro Cuore di GesùAnna Maria Redi nasce nel 1747 da una nobile famiglia aretina. Il papà, Ignazio, è "Balì" (cioè Gran Maestro) dell'Ordine Militare Cavalleresco di S. Stefano Papa. La madre, Camilla Ballati, è una nobildonna senese: la piccola Anna Maria sente la mamma un po' troppo estranea, soprattutto quando la vede incline a una vita spensierata e salottiera, anche se è una donna cagionevole di salute. Anna Maria ha invece una vera passione per il papà, giovane uomo di ventisette anni, con il quale ha una profonda e spirituale sintonia; non solo perché egli accondiscende ai suoi giochi e si prende cura della sua educazione, ma soprattutto perché egli risponde sempre alle sue innumerevoli domande su Dio e sul mondo degli angeli. Fu il papà a insegnarle a pregare, a spiegarle la sacra dottrina, a farle gustare i sacramenti, a farle amare la natura e i messaggi che da essa promanano.
Ma c'è di più. La casa di Ignazio Redi si era aperta alla devozione del Sacro Cuore, proclamata alcuni decenni prima dalla monaca visitandina Margherita Maria Alacocque che diceva d'aver avuto una particolare rivelazione. Allora la Chiesa non si era ancora espressa (la beatificazione della monaca visitandina sarebbe avvenuta un secolo dopo): la festa che oggi si celebra con tanto affetto sarà estesa al mondo intero solo nel 1856. Il cuoricino che la piccola aveva era tutto pieno dell'amore per suo padre, e il papà le diceva che il cuore di Dio era ancora più paterno e più affettuoso del suo, e glielo faceva esperimentare. «Lo sa bene Gesù – dirà più tardi Anna Maria al suo confessore – che io fin da piccina non ho mai voluto altro che piacere a Lui e farmi santa».
Colpita al cuore!
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Nella memoria della Trasverberazione di Santa Teresa riportiamo volentieri l'intervista, di recente pubblicata sulla stampa locale, a Ilenia, giovane ragazza in cammino verso la consacrazione monacale nel nostro Carmelo di Cividino (con una vocazione che l'ha colpita al cuore e che è passata anche, come si leggerà, per le pagine di questo sito!).
di Angelo Zanni
Quella fatta alcuni mesi fa da Ilenia Migliorati è una scelta radicale e che, addirittura, sembra fuori dal tempo. Una scelta di vita e di fede che l’ha portata a entrare nel monastero delle Carmelitane Scalze di Cividino, a Castelli Calepio. Sì, il futuro della ventinovenne Ilenia è quello di diventare monaca di clausura. In questa intervista concessa al nostro giornale, la giovane di Castione della Presolana racconta se stessa, la sua infanzia, la sua vocazione, il suo rapporto con Dio e il mondo.
Il tempo, la vita, il mondo. Un promemoria amichevole di Teresa
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di P. Giacomo Gubert, ocd
Cercando tracce di Teresa di Gesù Bambino nella rete internet, mi imbattei in un tappettino per mouse con una frase tradotta in inglese a lei attribuita. «Il mondo è la tua nave e non la tua dimora»: abbastanza plausibile, ma sarà veramente sua? Breve fu la ricerca: ecco il curioso caso di una frase mal citata che Teresa Martin aveva a sua volta mal citato. Scrisse infatti la Santa di Lisieux: «La vita è la tua nave e non la tua dimora» ricordando un verso di una poesia di Alphonse de Lamartine (1790-1869) tanto cara al padre Luigi Martin. Ma Lamartine aveva scritto: «Il tempo è la tua nave e non la tua dimora».