di F. Francesco Conte ocd

2predellSandro Botticelli, Visione di S. Agostino

Durante la prima lettura del "Cantico spirituale" del santo padre Giovanni della Croce mi sono imbattuto – oserei dire per caso – in questo breve brano, tratto dalla spiegazione, che lo stesso Giovanni scrive della strofa 91:

«L’anima è come un vaso vuoto in attesa di essere riempito, come un affamato che desidera il cibo, come un infermo che sospira per la salute e come chi sta sospeso in aria e privo di un sostegno a cui appoggiarsi».

Queste immagini così nitide ed efficaci sono da leggere nella dinamica della ricerca di Dio che ha provocato nel cuore la ferita d’amore per lui, ma poi si è nascosto, anzi allontanato dalla vista dell’anima, lasciandola nella condizione sopra descritta. Il ricorso a tali immagini è particolarmente evocativo relativamente al tema indicato: in questo momento mi limito ad accostare a san Giovanni della Croce un altro grande santo, anch’egli riconosciuto già prima come maestro dell’interiorità, con la sua opera più nota: sant’Agostino e le sue "Confessioni".

di F. Iacopo Iadarola ocd

sartre-1Sartre non ci piace: pur prescindendo da questioni confessionali, ci basterebbe la sua miope adesione allo stalinismo e maoismo (anche se poi ridimensionata) e alla proposta di depenalizzazione dei rapporti sessuali coi minori di quindici anni consenzienti (anche se allora condivisa da tanti altri raffinati intellettuali, ancora oggi molto di moda). Ma bisogna pur riconoscere a questo mostro sacro dell’esistenzialismo e dell’ateismo novecentesco una lucidità di pensiero che lo fa rimpiangere, se paragonato ai suoi attuali epigoni come Onfray o Odifreddi: “L’ateismo è la persuasione che l’uomo è un creatore, e che è abbandonato, solo, sul mondo. L’ateismo non è quindi un allegro ottimismo, ma, nel suo senso più profondo, una disperazione”. Un ateismo, quello sartriano, sempre in crisi con se stesso, consapevole del proprio dramma, della propria impermanenza e contraddittorietà: “La decisiva assenza di fede è una fede incrollabile”.

di Pedro Paricio Aucejo

LeibnizTeresa

Non tutte le scoperte personali sono una novità per il mondo, ma l’impatto che la loro scoperta produce nel nostro animo fa sì che prendiamo coscienza della trascendenza di ciò che si è incontrato. Questo è ciò che mi capitò nel leggere il prologo a una edizione di qualche decina di anni fa della Vita di Santa Teresa di Gesù. Mi si mostrò per la prima volta l’influenza della Santa in Leibniz, cosa che è già risaputa dagli studiosi di entrambi, ma che, con una inusuale profondità, mi aprì gli occhi sulla popolarità della mistica castigliana, la cui vita e la cui opera hanno una ripercussione che supera le barriere dello spazio e del tempo.

Wislawa-Szymborska-011

Riportiamo le parole pronunciate da P. Saverio Cannistrà ocd, Preposito Generale dei Carmelitani Scalzi, il 2 settembre 2013, in occasione dell’inaugurazione del IV Congresso Internazionale Teresiano di Avila, dedicato al Castello Interiore.

«Vorrei condividere con voi una piccola esperienza di lettura. Mi capitò tra le mani qualche giorno fa un testo di una poetessa polacca che è deceduta l’anno scorso: Wisława Szymborska, che molti di voi conosceranno per il fatto che ricevette il premio Nobel per la letteratura nel 1996. La poesia si intitola “Conversazione con una pietra”:

di F. Francesco Conte ocd

teresagoDalle stampe "Van Westerhout" del 1726

Non ci è certo nuova l’espressione «Teresa, amica di buoni libri», usata per riferirsi alla nostra Santa Madre con l’intenzione di sottolineare quanto alcune letture particolari (di antica tradizione o più recenti) possano averla influenzata, o meglio aiutata nel definire in un certo modo la sua esperienza di religiosa carmelitana e il suo messaggio per il Carmelo rinnovato e per la Chiesa tutta. In questa sede vogliamo presentare, anche solo per brevi tratti, il legame particolarissimo di Teresa di Gesù con sant’Agostino, proprio nel momento in cui la santa "scopre" le Confessioni e trova per la prima volta una conferma e un conforto a quello che lei stessa stava vivendo.