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di P. Giacomo Gubert ocd
Sfogliando una “autorevole e completa” presentazione della filosofia di Michele Federico Sciacca (1908-1975) [Metafisica dell’integralità, di Alberto Caturelli, Ares, Milano, 2008], l’amato nome di “Teresa” ha catturato la mia attenzione. Vi ho scoperti, dunque! Teresa e Michele Federico furono e sono amici. Ne è nata una piccola ricerca, la frammentata narrazione di quest’amicizia terrestre e, da quasi cinquecento e da più di quarant’anni, anche celeste.
L’indizio
Alberto Caturelli (1927-2016), filosofo argentino recentemente scomparso, amico dello Sciacca e autore del mirabolante Il nuovo mondo riscoperto [Ares, Milano, 1992], ha sparato il colpo di pistola scrivendo: “Come dice santa Teresa, la santa più amata da Sciacca, il mondo ci si mostra come «tutto che non vale niente» in relazione a «tutto ciò che vale» ...” [op. cit., p. 293].
Un filosofo per amico
Scoperta la piccola notizia, restava da fare tutto il resto. Per dirla all’inverso, che cosa significa avere “un filosofo per amico”? Teresa è per Michele Federico solo una santa protettrice o ha giocato un ruolo riconoscibile nel pensiero di colui che l’elesse quale “santa più amata”?
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I Mienmiuaif, simpatica band di marito e moglie di cui abbiamo già parlato, debutteranno martedì 3 gennaio alle ore 18 su Radio Maria, per la prima di un ciclo di puntate di testimonianza e canzoni, da loro composte, sulla bellezza del matrimonio cristiano.
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di F. Iacopo Iadarola ocd
In questi giorni in cui si avvicina il Natale, in dolce attesa, ci siamo ricordati di un testo di Raymond Carver. Uno dei grandi nomi della letteratura americana, scrittore di periferia e poeta di periferie, che ha speso la sua vita e la sua letteratura in anonime storie di sobborghi, fra lavori saltuari di falegnameria e corsi di scrittura creativa. La sua prosa ha fatto scuola per il suo essere essenziale, scarna, “senza trucchi” e purtuttavia trasudante di umanità. Le sue storie, tutte brevi, sono storie di piccoli avvenimenti quotidiani, della piccola media borghesia americana, in cui non succede niente di speciale: eppure proprio in quel niente, come in un satori a buon mercato, come in un avvento profano, esplode qualcosa di speciale: “accade cioè qualcosa che cambia il modo in cui il personaggio vede se stesso e di conseguenza il mondo”. Esempio emblematico ne è il suo racconto più famoso, La cattedrale, in cui un cieco insegna a un vedente come disegnare una cattedrale su un foglio di carta, così, per ammazzare il tempo in un momento di noia: e la cosa meravigliosamente divenne come niente nella sua vita finora.
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In occasione della conclusione dell'Anno Santo della Misericordia, presso il nostro Santuario della Madonna della Neve di Adro, sabato 19 novembre alle 20:45 si terrà il concerto "Cántico Espiritual" (soprano solo, gruppo vocale, due violini, violoncello, organo e voce). Come si evince dal titolo, è la messa in musica del capolavoro mistico di S. Giovanni della Croce, costata all'autrice Cecilia Vettorazzi rinomata musicista e docente del Conservatorio Bonporti di Trento, anni di lavoro e di preghiera.
Il concerto sarà preparato, lunedì 14 novembre, da un momento di guida all'ascolto guidato dalla compositrice, un viaggio all'interno dell'opera musicale per gustare la bellezza dell'incontro tra la poesia di S. Giovanni della Croce e la sua musica. Alle 20:30 presso la Sala conferenze della Scuola primaria Madonna della Neve di Adro.
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Scuola di Spiritualità Mistica
Anno 2016-2017
Lectio magistralis. All’ingresso della città: la novità dei Carmelitani Scalzi, santa Maria di Nazareth e l’area di san Giobbe. Gianmario Guidarelli – 31 ottobre 2016
Il Tiepolo a Venezia: le opere giovani agli Scalzi e le pitture della Scuola Grande dei Carmini. Claudio Ricciardi – 7 novembre
Visita guidata alla Scuola Grande dei Carmini. Emanuela Zucchetta – 14 novembre
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