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Per celebrare l'inizio del mese missionario straordinario (a 100 anni dalla Maximum illud di Benedetto XV), riportiamo una sapiente sintesi del nostro P. Antonio Maria Sicari sul significato del titolo di patrona universale delle missioni conferito a santa Teresina, di cui oggi celebriamo la festa. Abbiamo già scritto su Teresina missionaria qui. Segnaliamo inoltre che anche sul sito ufficiale dedicato al mese missionario straordinario vengono chiamate in causa le nostre monache carmelitane, con un bel video intitolato: "La preghiera è l'anima della missione".
Santa Teresa del Bambino Gesù, "patrona di tutte le missioni"
di P. Antonio Maria Sicari ocd
Pio XI chiamava santa Teresa del B.G. «la stella del mio pontificato». Dopo averla canonizzata nel 1925 decise, il 14 dicembre 1927, di proclamarla Patrona di tutti i missionari uomini e donne e di tutte le missioni cattoliche esistenti nell’universo. Ma prima aveva dovuto superare le forti resistenze della curia romana. Come era possibile affiancare al grande San Francesco Saverio – che aveva percorso il mondo intero, per annunciare Cristo – una giovane monaca carmelitana, vissuta a Lisieux in un monastero dell’alta Normandia, tutta dedita al silenzio e alla contemplazione?
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Segnaliamo ai nostri lettori un suggestivo testo di Karl Rahner a commento del conferimento del titolo di dottore della Chiesa a Teresa d'Avila, il 27 settembre 1970. Esso è stato pubblicato per la prima volta il 26 settembre 1970; lo si può trovare in K. Rahner, Frammenti di spiritualità per il nostro tempo, Brescia 1973, 151-155.
Teresa viene proclamata dottore della Chiesa. Questo precedente ha naturalmente un suo significato in rapporto al posto e alla funzione della donna nella chiesa. Il carisma dell'insegnamento diretto alla chiesa in quanto tale non è un privilegio dell'uomo. Con ciò viene contestata l'idea secondo cui la donna sarebbe priva d'ingegno sotto il profilo spirituale o religioso. Lo studio della teologia da parte della donna è quindi riconosciuto espressamente. Soprattutto non si deve considerare in contrasto il carisma e lo studio metodico della teologia.
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di P. Fabio Roana ocd
È il titolo, questo, di una canzone cantata da Giuni Russo al Festival di Sanremo del 2003 e che ha l’aria del «testamento musicale», pur risalendo in realtà a qualche anno prima (era stata scartata dalla giuria del Festival nel 1997), e comunque al tempo in cui la cantautrice aderisce «in maniera intima e appassionata alla spiritualità carmelitana», avvicinandosi a Teresa di Gesù (Moro perché non moro, Nada te turbe, Cercati in me), Giovanni della Croce (La sua figura), Teresa Benedetta della Croce (Il Carmelo di Echt) e alle carmelitane scalze di Milano (con cui registra La sposa).
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di P. Giacomo Gubert ocd
Nata al Cielo nel giorno così significativo della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo. Penultima festa del ciclo mariano: quella che precede l’ottava festa, la perfetta, quella della nuova creazione, l’Assunzione in Cielo, nell’ottavo mese. Nata al Cielo a Benevento, divenuta in 24 anni per molti Buona Notizia, Carlotta Nobile, violinista.
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di P. Ermanno Barucco ocd
Anita Baldisserotto – Giuseppe Signorin, Mienmiuaif cake. Il libro che non ti insegna a cucinare, prefazione di Costanza Miriano, (coll. Uomovivo) Berica editrice, Arzignano (VI), 2019, 122 p.
“Storia di due anime”. “Storia di un cuor solo che canta e suona”. Potrebbero essere queste frasi a descrivere le vicende umane e divine di una coppia diventata una coppia cristiana, semplicemente cristiana, vicende descritte in questo libro. E l’immagine che accompagnerebbe bene sarebbe quella di santa Teresa di Gesù Bambino rappresentata mentre suona l’arpa per “cantare le misericordie del Signore”.
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