di P. Giacomo Gubert ocd

carlotta nobile 4 orig

Nata al Cielo nel giorno così significativo della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo. Penultima festa del ciclo mariano: quella che precede l’ottava festa, la perfetta, quella della nuova creazione, l’Assunzione in Cielo, nell’ottavo mese. Nata al Cielo a Benevento, divenuta in 24 anni per molti Buona Notizia, Carlotta Nobile, violinista.

“Carlotta faceva parte dell’immensa schiera di persone e di giovani che “sono lontani”. Per lei la fede non faceva parte del quotidiano. Era esterna, anche se non estranea. L’approdo ad una vita santa, a una vita in Cristo, a una vita nella Chiesa vera e in un percorso a favore dell’umanità, avviene attraverso un cammino esistenziale. Un cammino dal basso, da esigenze vere. In questo modo Carlotta è arrivata ormai a svolgere una missione per i giovani, gli artisti e i malati. Carlotta, nella sua ricerca esistenziale, ha avuto la grazia di incontrare nella Chiesa persone che non si sono scordate dell’amore. L’hanno accolta con amore e lei non si è più sentita lontana”. [cfr. In un attimo l’infinito, di Filomena Rizzo e Paolo Scarafoni, Paoline, Milano, 2017, p. 203s.]. Nata al Cielo il 16 luglio, giorno della Madre della famiglia Chiesa che veste i suoi figli con tenerezza e amore.

Carlotta morta di tumore e guarita nell’anima, nei primi mesi di pontificato di papa Francesco. Al suo invito di portare la Croce con gioia (23 marzo 2013, Omelia della domenica delle Palme-XXVIII Giornata Mondiale della Gioventù), risponde scrivendogli:

“Caro papa Francesco, tu mi hai cambiato la vita. Io sono onorata e fortunata di poter portare la Croce con gioia a ventiquattro anni. So che il cancro mi ha guarita nell’anima, sciogliendo tutti i miei grovigli interiori e regalandomi la Fede, la Fiducia, l’Abbandono e una Serenità immensi proprio nel momento di maggior gravità della mia malattia. Io confido nel Signore e, pur nel mio percorso difficile e tormentato, riconosco sempre il suo aiuto. Caro papa Francesco, tu mi hai cambiato la vita.”

Guarita dalla mano santa, canta la stupefacente opera della grazia con le parole di un Magnificat della “maculata riconciliata”.

Ed è Dio. Questo è quello che penso io. E devo solo vergognarmi per tutta la rabbia che avevo verso Dio!!! Lo devo confessare domenica!!! Mi vergogno da matti!!! Mi faccio pena per come ero arrabbiata!!! Ero una persona ignobile! Mi sentivo abbandonata ed ero arrabbiata davvero! Invece Dio ha voluto regalarmi lo stesso questa fede, nonostante che fossi così ignobile per lui!!! E questa è una cosa per cui dico grazie ogni minuto! Perché ha avuto pietà di me lo stesso, e mi ha fatto capire TUTTO! E ti dico la verità… tanto so che tu capisci … se dovessi morire domani, morirei come la persona più felice del mondo!!! Te lo giuro!!!

Nacque così Carlotta al Cielo, nel giorno della felice Maria, donna della Fede, della Fiducia, dell’Abbandono, come la persona più felice del mondo.