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Dopo più di un anno di restauro il ciclo teresiano delle sei lunette della chiesa di san Pietro in Oliveto, che gli esperti affermano essere il ciclo pittorico più bello del seicento bresciano, potrà essere ammirato in tutta la sua ricchezza e bellezza. Infatti, prima di essere collocate definitivamente nella nostra Chiesa di S. Pietro in Oliveto, dall’8 settembre all’8 ottobre si potranno ammirare nel Museo Diocesano di Brescia. Accompagnerà l’esposizione una pubblicazione che ospiterà due saggi introduttivi sulla vicenda spirituale ed ecclesiale e sull’interesse culturale ed artistico suscitato nei secoli dalla santa di Avila, un intervento di carattere storico del sovrintendente Angelo Loda e, infine, il catalogo con le foto e delle puntualizzazioni offerte da esperti dei sei pittori che hanno realizzato il ciclo teresiano. 

Clicca qui per una visita "virtuale" delle sei lunette.

 

 

 

 

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Da martedì 1 settembre a venerdì 4 nel convento di Trento, si è svolta, in seno alle iniziative intraprese per il Cinquecentenario della nascita di S. Teresa, una settimana di studio intensivo del magistero della Santa Madre.

di P. Giacomo Gubert ocd

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Matilde Serao, (Patrasso 1856; Napoli 1927), giornalista e scrittrice italiana vissuta tra Napoli e Roma, “fedele e umile cronista della propria memoria”, con un talento speciale per la caratterizzazione di ogni tipo di personaggi femminili, può essere annoverata nella ricca schiera di coloro che s’innamorarono di santa Teresa d’Avila. Ne diede testimonianza in una conferenza, che sotto trascriviamo, “pronunciata in Palermo il 25 maggio 1902, nella gran sala del Liceo Vittorio Emanuele, a totale beneficio della Società Margherita, pel patronato dei ciechi”. Dopo aver narrato del suo “incontro” con Teresa, la difende con decisione dai giudizi e pregiudizi facili, sia credenti sia increduli, che vedono in lei solo”una grande passione”. No, Teresa è di più, è vera, seria, profonda, “è una volontà libera, Teresa è una coscienza!”.

Riportiamo la testimonianza di una nostra giovane amica del Carmelo che ha partecipato all'Incontro Europeo dei Giovani tenutosi ad Avila, in occasione del V centenario della nascita di Santa Teresa di Gesù.logo eej2015 transparent

di Alessandra Prandini

Incomincerei a raccontare dell’esperienza che ho vissuto ad Avila proprio dal titolo di questo Incontro europeo dei giovani: “En tiempos recios amigos fuertes de Dios”, “In tempi difficili amici forti di Dio”. Siamo arrivati ad Avila nella luminosa e calda sera spagnola di mercoledì 5 agosto e una delle prime cose che ho notato subito quella sera è stata proprio il titolo, stampato sulla maglietta che faceva parte del kit del ‘peregrino’.

Mi ha sorpreso questo titolo, facendomi riflettere. Non era affatto un titolo banale ed èproprio questo aggettivo che mi ha colpito: recios, difficili; questi in cui viviamo sono tempi difficili e mi sono resa conto che noi eravamo lì, ad Avila, per imparare ad essere amici forti di Dio. E per imparare questo abbiamo bisogno di una grande maestra interiore che ci insegni a conoscere noi stessi e Dio, Santa Teresa, che di amicizia forte e salda con Dio ne sapeva qualcosa.

di Iacopo Iadarola

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Teresa Maestra di relazioni umane: figliolanza, paternità, fraternità. Questo il tema dell’incontro nella città natale della grande santa spagnola in occasione del cinquecentenario della sua nascita. Non poteva scegliersi miglior argomento per il radunarsi di tutta la famiglia carmelitana europea di formatori (una trentina) e studenti (una settantina): di padri dunque, e figli e fratelli in cammino insieme. Abbiamo detto Europa, ma oltre alle province di Inghilterra-Irlanda, Austria, Francia, Fiandre, Polonia, Croazia, Italia, Germania, Spagna e Portogallo erano presenti anche studenti e formatori dall'Egitto, dal Libano, dalla Nigeria e dalla Corea. Sede degli incontri è stato il Cites, il centro internazionale di spiritualità teresiano-sanjuanista gestito dal nostro Ordine, anche se il convenire dei formandi e formatori è avvenuto non solo in aula ma anche per le strade di Avila e all’ombra delle sue mura, in amichevoli conversazioni e passeggiate. Mura che ci han ricordato che, formandi e formatori, siamo tutti pietre di una stessa bellissima costruzione, anche se di colori e tagli diversi. 

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di Francesco Palmieri

I Carmelitani Scalzi entrarono in possesso del convento di S. Pietro in Oliveto (già dei Canonci Regolari di S. Giorgio in Alga) nell'estate del 1669. La nuova comunità di frati decise di arricchire chiesa rinascimentale di S. Pietro, opera dell'architetto Antonio Medaglia, con opere artistiche che le conferissero un aspetto più carmelitano. Furono così commissionate ai più celebri pittori bresciani dell'epoca sei tele a mezzaluna (ciascuna sovrastante ogni altare) rappresentanti i momenti salienti della vicenda terrena della loro santa fondatrice, Teresa di Gesù.

CAM00811La mostra "Doña Teresa - Teresa de Jesus", inaugurata lo scorso aprile a Trento, presso il convento della Madonna delle Laste, presente ad Adro (BS), presso il Santuario "Madonna della Neve", all'interno della cappella dell'Ordine Secolare, apre ora a Treviso, presso il convento di S. Giovanni della Croce.

Questa mostra, ideata in occasione del V centenario della nascita di S. Teresa d'Avila, si propone di illustrare il percorso biografico, spirituale e il messaggio delle opere della Santa spagnola.

Orari d'apertura:

- Mattino: 6.45 - 11.30

- Pomeriggio: 16 - 19.30

- Lunedì: 17 - 19

 

Per informazioni: Tel 0422 260362

Indirizzo: Viale Oberdan, 7 - 31100 TREVISO

 

 



S.Teresa di_Gesù_-_Fra_Giovanni_della_Miseria_1577_Siviglia_Monastero_della_carmelitanePubblichiamo un assoluto inedito: la traduzione in italiano della Lettera apostolica con cui il beato Paolo VI, nel 1965, ha costituito S. Teresa d'Avila patrona di tutti gli scrittori cattolici di lingua spagnola: patronato che si va ad aggiungere a quello di S. Giovanni della Croce sui poeti spagnoli. L'originale testo latino è consultabile negli Acta Sanctae Sedis 57 (1965) (Brev. Apost. N. 174/65).

Paolo PP. VI

A memoria perpetua

Santa Teresa a buon diritto è chiamata luce della Spagna e di tutta la Chiesa, poiché non solo è ascesa ai fastigi della santità e, con grande fecondità spirituale, è stata madre dei carmelitani, uomini e donne, che hanno intrapreso i costumi più austeri del proprio Ordine, ma anche perché ha scritto numerosi libri pieni di ammirabile sapienza.

Per queste opere e per il fulgore, che non è mai venuto meno, della sua vita, a tutt’oggi rimane maestra validissima.

dal Bollettino dell'Ordine

medaglia terzo anno pontificato Papa Francesco Santa Teresa Avila

Il 29 giugno, solennità dei santi Pietro e Paolo, è stata presentata al Santo Padre Francesco la medaglia commemorativa del suo terzo anno di pontificato. Per espressa volontà del Papa, il verso della medaglia non recherà, come di consueto, il volto del Pontefice, ma l’immagine di Santa Teresa di Gesù. Questa decisione è un ulteriore gesto di benevolenza di Papa Francesco nel corso del V centenario del Nascita di Santa Teresa di Gesù. Il P. Generale, Saverio Cannistrà, nell’apprendere la notizia, ha inviato al Santo Padre una lettera personale ringraziandolo per il suo gesto nei riguardi della Madre Teresa. Uno tra i molti segni di apprezzamento che Papa Francesco ha diretto al Carmelo Teresiano durante il suo pontificato.