Un Giubileo ad Alençon con il Santuario della coppia e della famiglia

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di Paolo Stefani e Cristina Pavanello

Oggi a mezzanotte tra il 12 e il 13 luglio, ricorreva il 160° anniversario del matrimonio di Zelia e Luigi, i genitori di santa Teresa di Gesù Bambino, proclamati anch’essi santi insieme nel 2015, due santi coniugi e genitori. Si sposarono infatti a quell’ora secondo l’uso di coloro che allora volevano una cerimonia davvero avvolta nell’intimità e nella preghiera.

di P. Fabio Roana ocd

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Qui va notato che finché l’anima non arriva a questo stato d’unione d’amore, le conviene esercitare l’amore sia nella vita attiva come nella contemplativa. Però, quando ormai arriva ad esso, non le conviene occuparsi d’altre opere ed esercizi esteriori che le possano impedire un punto di quella assistenza d’amore a Dio, anche se siano di gran servizio di Dio, perché un pochino di questo puro amore è più prezioso davanti a Dio e all’anima e fa più profitto alla Chiesa, anche se sembra che non faccia niente, rispetto a tutte quelle altre opere insieme (Cantico spirituale B 29,2)

marta

Ieri mattina, in diretta su Radio Vaticana, è andata in onda una breve intervista di Antonella Palermo a P. Fabio Silvestri ocd - Maestro degli Studenti nella nostra comunità di Brescia - come commento all'omelia tenuta il 17 maggio da Papa Francesco a S.Marta.

Penintezieria

Pubblichiamo l'intervento del Padre della nostra Provincia Antonio Maria Sicari all'importante Convegno pastorale di recente organizzato dalla Penitenzieria Apostolica (in vista del prossimo Sinodo dei Vescovi su "I giovani, la fede e il discernimento pastorale") intitolato: "Confessione, giovani, fede e discernimento pastorale" (Roma, 26-27 aprile 2018). 

Quando mi è stato proposto, in maniera descrittiva, il tema di questa relazione, mi è subito venuto in mente che si potevano legare assieme le tre tematiche interessate (la gioventù, la confessione e la santità) con quest’unica parola: Speranza.
Ricordavo un editoriale da me scritto su un quaderno di Communio (n.148) che dodici anni fa avevamo dedicato a questo tema, in cui mi ero soffermato proprio sulla Confessione, considerandola come il “sacramento della speranza cristiana”, dato che nella sua celebrazione continua ad accadere l’incontro tra la miseria di tanti peccatori, sempre tentati di deprimersi, e l’abbraccio instancabile del Padre celeste sempre nuovamente offerto.

di P. Giacomo Gubert ocd

brother-lawrence-of-the-resurrection-rebecca-lachance-iconographyMors tua vita mea

La storia della recezione dell’insegnamento del carmelitano scalzo fra Lorenzo della Risurrezione (Nicolas Herman, 1614-1691) merita una breve nota, al termine dell’annuale ottavario di preghiera per l’unità dei cristiani, nel giorno dedicato a san Francesco di Sales.

La fortuna in ambito “protestante” del nostro fra Lorenzo è in buona parte legata alla sfortuna di Fénelon, perdente politico (ma vincitore morale) nel confronto con Bossuet, nell’ultima controversia teologica che "per totam Europam late insonuit”, secondo l’espressione dello stesso Fénelon in una sua lettera a papa Clemente XI.

Non tanto per la frequentazione, episodica, tra il grande teologo e l’umile fratello converso, ma per l’uso, un po’ maligno, che Fénelon fece di alcuni scritti di fra Lorenzo (i Costumi e i Dialoghi) approvati e vivamente raccomandati dal vescovo di Parigi, mons. de Noailles, suo determinato avversario insieme a Bossuet. Fénelon riesce così a cogliere in contraddizione mons. de Noilles (così come era accaduto per Bossuet per quanto riguarda la sua approvazione ai Fondamenti della vita spirituale di padre Surin).