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Canonizzazione di S. Giovanni della Croce

Creato il Mercoledì, 27 Dicembre 2017   »Giovanni della Croce, Magistero

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Per commemorare l'odierno anniversario della canonizzazione (27 dicembre 1726, sotto Benedetto XIII) del nostro santo padre Giovanni della Croce pubblichiamo un'intervista a P. Antonio Maria Sicari sulla sua "missione" nella Chiesa, già apparsa sul numero 7 di Quaderni Carmelitani (interamente dedicato a questa tematica).

Lettera a tutto l’Ordine nella festa di San Giovanni della Croce

Creato il Martedì, 14 Dicembre 2021   »Giovanni della Croce, News, Magistero

di P. Miguel Márquez

Cari fratelli e sorelle della grande famiglia del Carmelo Teresiano, sono molto contento di rivolgermi a voi in questi giorni così speciali dell'Avvento, in cammino verso Betlemme, nell'attesa della Vita che si sta tessendo nel grembo di Maria, nel cuore della storia dei nostri giorni e in ognuno di noi. Poiché è ormai prossima anche la festa di San Giovanni della Croce, vorrei fare con voi una duplice riflessione: in primo luogo, vorrei condividere con voi ciò che sto vivendo in questi primi mesi come Generale, offrendovi alcuni punti che illuminano il mio cammino e, spero, possono accompagnare il vostro; in secondo luogo, vi consegno una riflessione su alcune chiavi di lettura della vita del nostro Santo Padre in prospettiva sinodale. Sono solo alcuni appunti, che mi auguro possano stimolare il nostro camminare al passo della Chiesa in questo momento storico.

Natività di S. Giovanni della Croce

Creato il Venerdì, 23 Giugno 2017   »Giovanni della Croce

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di P. Iacopo Iadarola ocd

Oggi 24 giugno, solennità della natività di S. Giovanni Battista, noi carmelitani scalzi non possiamo non ricordare nell'intimo anche la natività del nostro Santo Padre Giovanni della Croce, tradizionalmente ascritta (come è riportato in un'iscrizione presso il fonte battesimale di Fontiveros) al 24 giugno 1542.

Ma anche se non abbiamo la certezza storica sulla data di nascita del nostro Giovanni, è certo che il santo riformatore del Carmelo si trovò ad ereditare dal santo Precursore non soltanto il nome ma anche il rigore ascetico: "Lui deve crescere, io invece diminuire" esclama S. Giovanni Battista (Gv 3,30) - "Per giungere ad essere tutto, non voler essere niente" fa eco S. Giovanni della Croce.

Lectio divina del Vangelo della II Domenica di Quaresima

Creato il Martedì, 24 Febbraio 2015   »Spiritualità carmelitana, Teresa d'Avila, Giovanni della Croce

di P. Iacopo Iadarola ocd

Trasfigurazione di Teofane il greco

Letture liturgiche: Gn 22,1-2.9.10-13.15-18; Sal 115; Rm 8,31-34; Mc 9,2-10

Mc 9,Sei giorni dopo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li condusse su un alto monte, in disparte, loro soli. Fu trasfigurato davanti a loro 3 e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche. 4 E apparve loro Elia con Mosè e conversavano con Gesù. 5 Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Rabbì, è bello per noi essere qui; facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». 6 Non sapeva infatti che cosa dire, perché erano spaventati. 7 Venne una nube che li coprì con la sua ombra e dalla nube uscì una voce: «Questi è il Figlio mio, l'amato: ascoltatelo!». 8 E improvvisamente, guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non Gesù solo, con loro. 9 Mentre scendevano dal monte, ordinò loro di non raccontare ad alcuno ciò che avevano visto, se non dopo che il Figlio dell'uomo fosse risorto dai morti. 10 Ed essi tennero fra loro la cosa, chiedendosi che cosa volesse dire risorgere dai morti.

La tenerezza di Giovanni della Croce durante la pandemia del 1580

Creato il Domenica, 27 Dicembre 2020   »Giovanni della Croce, News

di P. José Vicente Rodríguez ocd

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Anche santa Teresa di Gesù e san Giovanni della Croce durante la loro vita hanno dovuto fare i conti con il dramma di una pandemia, il «catarro universale» del 1580. La Santa ne fu minata nella salute, fino alla morte due anni dopo. Il Santo, al tempo fondatore e rettore del collegio carmelitano della città universitaria di Baeza, in Andalusia (1579-1582), prodigò ogni cura agli ammalati a lui affidati. Intanto in quel 1580 a Medina del Campo, in Castiglia, egli perse la madre, Caterina Álvarez, vittima di un’epidemia d’influenza che fu forse per la prima volta a diffusione globale. Per commemorare la canonizzazione del padre del Carmelo riformato (27 dicembre 1726) proponiamo alcune pagine che ci fanno intravedere in quella circostanza la sua grandissima umanità.

L’esperienza di Dio nella “notte oscura” del nostro tempo

Creato il Lunedì, 21 Dicembre 2020   »Magistero

di P. Fabio Roana ocd

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Nella solennità carmelitana di San Giovanni della Croce di quest’anno pandemico 2020 siamo stati davvero grati al vescovo Marco Busca per aver celebrato la Messa insieme alla nostra comunità nella chiesa di Santa Teresa e San Giuseppe di Mantova. Sullo sfondo della pandemia in corso, cogliendone il senso di “notte oscura”, nell’omelia egli ci ha offerto una riflessione sulla grazia possibile nella prova che stiamo vivendo. Il Santo anche oggi ci indica la via all’Unico necessario. E i padri carmelitani hanno un compito prezioso in un tempo di notte come questo. Proponiamo alla meditazione di tutti le parole del vescovo di Mantova, sia nella registrazione video che nella versione scritta (in calce).

Giovanni della Croce e la notte della pandemia

Creato il Lunedì, 14 Dicembre 2020   »Giovanni della Croce, Magistero

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Per commemorare l'odierna solennità del Santo Padre Giovanni della Croce ci sembrano quanto mai opportune e attuali le parole che gli dedicò san Giovanni Paolo II nella sua lettera apostolica Maestro della fede, sulla perenne attualità dell'insegnamento del santo spagnolo per affrontare con piglio mistico e di fede tutte le notti, individuali od epocali, che dobbiamo traversare: "Sofferenze fisiche, morali o spirituali, come la malattia, la piaga della fame, la guerra, l’ingiustizia, la solitudine, la mancanza del senso della vita, la stessa fragilità della esistenza umana, la coscienza dolorosa del peccato, la apparente assenza di Dio".

28 novembre 1568. La gioia dell’inizio

Creato il Domenica, 25 Novembre 2018   »Spiritualità carmelitana, Giovanni della Croce, Teresa d'Avila

Per commemorare l'inizio della Riforma maschile del Carmelo, 28 novembre 1568, riportiamo l'articolo del nostro P. Fabio Roana scritto in occasione del 450° anniversario.

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«Aspetta un poco, figlia, e vedrai grandi cose» (F 1,8).
«Sapevo bene che questa era una grazia molto più grande di quella che mi faceva nel fondare case di monache» (F 14,12).
«Sento alle volte dire degli inizi degli ordini che, essendo le fondamenta, il Signore faceva maggiori grazie a quei nostri santi del passato. Ed è così. Ma dobbiamo osservare sempre che sono fondamenta di coloro che stanno per venire. Perché se quanti viviamo ora non fossimo caduti rispetto a quelli del passato, e quanti venissero dopo di noi facessero altrettanto, l’edificio resterebbe sempre saldo» (F 4,6).
«Ora cominciamo e procurino di andare cominciando sempre di bene in meglio» (F 29,32).
«Poche anime arrivano a tanto così, ma alcune ci sono arrivate, soprattutto quelle di coloro la cui virtù e il cui spirito si dovevano diffondere nella successione dei loro figli, dando Dio ricchezza e valore ai capi nelle primizie dello spirito, secondo la maggiore o minore successione che dovevano avere la loro dottrina e il loro spirito» (FB 2,12).

Il lato carmelitano dell'ecologia integrale

Creato il Venerdì, 26 Giugno 2020   »Magistero, Giovanni della Croce, News

di P. Stefano Conotter ocd

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È un dato di fatto che nei suoi testi magisteriali più importanti Papa Francesco ama citare San Giovanni della Croce[1]. Certamente questo si spiega perché Bergoglio è stato professore di letteratura in Argentina e quindi non poteva non conoscere approfonditamente uno dei più importanti poeti di lingua spagnola. Mi sembra però che si possa cogliere anche un’affinità d’animo più profonda che secondo me emerge particolarmente nella lettera enciclica Laudato si’, di cui è stato celebrato il quinto anniversario dalla pubblicazione il 24 maggio scorso.

Giovanni Paolo II, "un papa dal cuore carmelitano". A 15 anni dalla morte.

Creato il Mercoledì, 01 Aprile 2020   »Giovanni della Croce, Magistero

di P. Aldino Cazzago ocd

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"Questa storia, così vicina e allo stesso tempo ormai lontana"

La sera del 2 aprile 2005 Giovanni Paolo II terminava la sua vita e con essa il suo lungo pontificato protrattosi per 26 anni, 5 mesi e 17 giorni. Il venerdì della settimana successiva il suo funerale venne visto da ben tre miliardi di persone. «Il più grande funerale della storia» titolava il giorno dopo l’Unità.

L'indulgenza straordinaria del Papa con santa Teresa e san Giovanni

Creato il Sabato, 28 Marzo 2020   »Magistero, Teresa d'Avila, Giovanni della Croce

di F. Iacopo Iadarola ocd

Non ci sono parole ed è bene che non ce ne siano troppe per commentare la supplica in mondovisione di venerdì 27 marzo, in cui il Santo Padre ha fatto pregare e commuovere milioni di anime, facendo battere come mai forse prima d’ora quello che è il cuore del suo ministero e della sua ragion d’essere: confermare la nostra fede. Il vangelo scelto per la celebrazione è stato Mc 4,35-41: Gesù che sulla barca dei discepoli terrorizzati seda la tempesta.

Il Papa incontra i Carmelitani dell'Antica Osservanza

Creato il Sabato, 21 Settembre 2019   »Magistero, Giovanni della Croce, Teresa d'Avila

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Segnaliamo ai nostri lettori il bellissimo discorso del Santo Padre Francesco tenuto stamane ai nostri confratelli dell'Antica Osservanza, riuniti a Roma per il capitolo generale che si sta svolgendo in questi giorni. Nell'allocuzione son citati tanto i "nostri" Giovanni della Croce e Teresa d'Avila quanto figure meno conosciute e interessantissime come il beato Angelo Paoli, carmelitano del XVIII secolo - è stato definito da san Giovanni Paolo II "il fondatore della Caritas a Roma" - che unì con sapienza e santità al carisma contemplativo proprio dell'Ordine un infaticabile servizio agli ultimi.

Cari fratelli!

Con gioia saluto voi, convocati per celebrare il Capitolo Generale, e, attraverso di voi, saluto tutti i membri dell’Ordine carmelitano. Il tema al centro della vostra riflessione capitolare è «Voi siete i miei testimoni» (Is 43,10); da una generazione all’altra: chiamati a essere fedeli al nostro carisma carmelitano (cfr Cost. 21).

Morirò d'amore

Creato il Sabato, 14 Settembre 2019   »Teresa di Lisieux, Giovanni della Croce, Teresa d'Avila, Carmelo & Cultura

di P. Fabio Roana ocd

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È il titolo, questo, di una canzone cantata da Giuni Russo al Festival di Sanremo del 2003 e che ha l’aria del «testamento musicale», pur risalendo in realtà a qualche anno prima (era stata scartata dalla giuria del Festival nel 1997), e comunque al tempo in cui la cantautrice aderisce «in maniera intima e appassionata alla spiritualità carmelitana», avvicinandosi a Teresa di Gesù (Moro perché non moro, Nada te turbe, Cercati in me), Giovanni della Croce (La sua figura), Teresa Benedetta della Croce (Il Carmelo di Echt) e alle carmelitane scalze di Milano (con cui registra La sposa).

Pietro con le carmelitane - Suor san Pietro con Teresina

Creato il Sabato, 07 Settembre 2019   »Teresa di Lisieux, Giovanni della Croce, Magistero

di F. Iacopo Iadarola ocd

E' uno stupendo reciproco accompaganamento quello cui abbiamo assistito oggi con la visita di Francesco al monastero delle carmelitane scalze di Ampasanimalo (Antananarivo): esempio vivente dell'intimo connubio, per usare le parole dei teologi, fra il "principio mariano" e il "principio petrino" della Chiesa.

Il prigioniero di Toledo. Juan de la Cruz poeta di Dio

Creato il Sabato, 24 Agosto 2019   »Giovanni della Croce, News

01 1 411x600Per commemorare l'anniversario del conferimento del titolo di dottore della Chiesa al santo padre Giovanni della Croce pubblichiamo la recensione di una sua recente biografia (Il prigioniero di Toledo. Juan de la Cruz poeta di Dio. Edizioni OCD, Roma 2018)

di P. Giuseppe Furioni ocd

È sempre affascinante il racconto della vita di San Giovanni della Croce (1542-1591), amico di Santa Teresa d’Avila e con lei riformatore dei Carmelitani. Questo spiega il successo delle biografie pubblicate in questi ultimi cento anni. Fra di esse spiccano quelle, ormai classiche, di P. Bruno di Gesù Maria e di P. Crisogono di Gesù. Non si devono poi dimenticare i profili più recenti di José Vicente Rodríguez e di Mario Iannaccone. A questi vanno aggiunte le introduzioni alle opere e al pensiero per le quali significative sono i testi di Federico Salvador Ruiz e di Eulogio Pacho (tra cui il prestigioso Diccionario de San Juan de la Cruz, dell’Editorial Monte Carmelo di Burgos, 2009) e gli studi di Iain Matthew, di Wilfrid Stinissen e di Antonio Maria Sicari tesi a evidenziare gli aspetti letterari e poetici della produzione del Santo spagnolo oppure a collocare l’originale dottrina del Dottore Mistico all’interno del contesto storico e religioso dell’Europa del XVI secolo.

La firma carmelitana di papa Francesco

Creato il Sabato, 16 Febbraio 2019   »Giovanni della Croce, Magistero, Teresa d'Avila

di P. Fabio Roana ocd

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Ci è stato segnalato più volte in carmeloveneto.it come papa Francesco ricorra volentieri alle esperienze e alle parole dei santi del Carmelo. Proprio in questi giorni ne abbiamo avuto la riprova leggendo alcuni suoi discorsi. Proviamo però a osservare in che modo egli ci metta del suo.

Rosalía canta Giovanni della Croce per milioni di millennials

Creato il Mercoledì, 12 Dicembre 2018   »Teresa d'Avila, Giovanni della Croce, Carmelo & Cultura

di P. Fabio Roana ocd

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Che immagine sono in grado farsi oggi i giovani dei territori mistici esplorati dai santi carmelitani? Navigando nella rete può capitare di imbattersi nel videoclip di Aunque es de noche (Anche se è notte) firmato dall’artista digitale Ignasi Monreal, illustratore surrealista che lavora nella moda, per Rosalía Vila Tobella, classe 1993 - e scoprire che al momento stanno superando quota sette milioni e mezzo le visualizzazioni di questa interpretazione che la cantante di flamenco di Sant Esteve Sesrovires (Catalogna) ha elaborato e prodotto con il chitarrista e arrangiatore Raül Fernández Miró, alias Raül Refree.

Santi ribelli...e carmelitani

Creato il Venerdì, 07 Dicembre 2018   »Giovanni della Croce, Teresa di Lisieux, Teresa d'Avila, News, Carmelo & Cultura

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Segnaliamo l'uscita in libreria di una simpatica raccolta di brevi presentazioni di santi "ribelli" (fra cui si annoverano numerosi carmelitani e carmelitane: Elia, Teresa di Gesù, Giovanni della Croce, Teresa di Gesù Bambino, Kinga della Trasfigurazione: giovane monaca ungherese morta nel 2009 e di cui è imminente la pubblicazione in Italia del diario per le edizioni OCD). Dall'introduzione del curatore Giuseppe Signorin: 

Underground è una pubblicazione annuale collettanea realizzata da appassionati e rivolta ad appassionati, ma anche a persone semplicemente curiose, che magari hanno voglia di essere contagiate dalle nostre passioni. Nasce con l’obiettivo di proporre un’alternativa culturale fondata sulla radicalità del messaggio cristiano. Questo primo volume raccoglie testi di vario genere e lunghezza sulle vere personalità “underground” della storia: i santi. Sono loro i “ribelli”, quelli che vanno controcorrente. Come dice san Paolo: «Non conformatevi alla mentalità di questo secolo, ma trasformatevi rinnovando la vostra mente, per poter discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto» (Rm 12,2). 

Duruelo - 28 novembre 2018

Creato il Sabato, 01 Dicembre 2018   »Giovanni della Croce, Spiritualità carmelitana

St. John of the Cross sculture by Magdeleine Weerts Our whole life is a prayer a loving an adoring contemplation that nothing must interrupt -  Charles de Fouchauld

Pubblichiamo il bellissimo messaggio del P. Generale Saverio Cannistrà in occasione dei 450° anniversario della nascita dei carmelitani scalzi.

Si compiono oggi 450 anni dall’inizio della prima comunità di carmelitani scalzi a Duruelo. La fondazione, come sappiamo, durò assai poco e può essere considerata un primo tentativo di impostare una vita carmelitano-teresiana al maschile, ancora bisognoso di molte correzioni e aggiustamenti. In questo senso, non si possono mettere sullo stesso piano la fondazione del monastero di San José ad Avila, pianta robusta, fin dall’inizio ben radicata, con il piccolo germoglio di Duruelo, alla ricerca di un’identità e di un terreno propizio alla sua crescita.

28 novembre 1568. La gioia dell’inizio (450° anniversario della Riforma dei Carmelitani Scalzi)

Creato il Domenica, 25 Novembre 2018   »Spiritualità carmelitana, Giovanni della Croce, Teresa d'Avila

di P. Fabio Roana ocd

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«Aspetta un poco, figlia, e vedrai grandi cose» (F 1,8).
«Sapevo bene che questa era una grazia molto più grande di quella che mi faceva nel fondare case di monache» (F 14,12).
«Sento alle volte dire degli inizi degli ordini che, essendo le fondamenta, il Signore faceva maggiori grazie a quei nostri santi del passato. Ed è così. Ma dobbiamo osservare sempre che sono fondamenta di coloro che stanno per venire. Perché se quanti viviamo ora non fossimo caduti rispetto a quelli del passato, e quanti venissero dopo di noi facessero altrettanto, l’edificio resterebbe sempre saldo» (F 4,6).
«Ora cominciamo e procurino di andare cominciando sempre di bene in meglio» (F 29,32).
«Poche anime arrivano a tanto così, ma alcune ci sono arrivate, soprattutto quelle di coloro la cui virtù e il cui spirito si dovevano diffondere nella successione dei loro figli, dando Dio ricchezza e valore ai capi nelle primizie dello spirito, secondo la maggiore o minore successione che dovevano avere la loro dottrina e il loro spirito» (FB 2,12).