BEATA GIUSEPPA NAVAL GIRBÉS

1820 - 1893

Terziaria carmelitana

Memoria facoltativa, 24 febbraio

Algemesí - señorapepa novenaBeata JosefaJosefa nacque l'11 dicembre 1820, a 32 chilometri da Valencia. Fu la prima di cinque figli di Francisco Naval e di Josefa Maria Girbés. A otto anni ricevette il sacramento della Confermazione e a nove la Prima Comunione. Non essendoci la scuola pubblica, potè frequentare, ma solo per poco tempo, quella gestita dal Capitolo della Cattedrale di Valencia, dove imparò molto bene il ricamo e un po' a leggere, ma non a scrivere. 

Il 13 giugno 1833 le muore la madre e, lasciata la scuola, deve occuparsi del padre e dei fratellini, accolti presso lo zio Joaquín e la nonna Vicenta. La fede e la pietà crescono con l'età e a 18 anni fa il voto di castità perpetua. Il 27 luglio muore anche la nonna e quindi deve assumere la guida della casa e accudire il padre, lo zio e i fratelli.

St.-Maria-Maravillas-of-Jesus

SANTA MARIA MARAVILLAS DI GESÙ

1891 - 1974

Memoria facoltativa, 11 dicembre

 

È una caratteristica affascinante del Carmelo quella di saper offrire periodicamente al mondo delle "personalità mistiche", capaci di interpretare il dramma d'amore che la Chiesa vive nei riguardi di Cristo, suo Sposo. Ed è sempre un dramma di "passione" (cioè di sofferenza e di geloso attaccamento) che si consuma in luoghi ed epoche diverse, là dove il mondo aggredisce la Chiesa e la purifica.

Così è accaduto a Santa Teresa d'Avila al tempo della lacerazione protestante e delle guerre spagnole di "conquista"; così è accaduto a Santa Teresa di Lisieux e a Santa Elisabetta della Trinità al tempo del positivismo scientista e del primo ateismo; così è accaduto a Edith Stein (S. Teresa Benedetta della Croce) quando l'intelligenza moderna ha ceduto ai miti sanguinosi del totalitarismo; così è accaduto in altri tempi e luoghi per drammi più circoscritti, ma non meno intensi.

SANTI CONIUGI MARTIN

ZÉLIE GUÉRIN (1831 - 1877)
LOUIS MARTIN (1823 - 1894)

Genitori di S. Teresa di Gesù Bambino

Memoria facoltativa, 12 luglio

famigliamartiniconatriesteIcona della famiglia, al completo, di S. Teresa di Lisieux (Chiesa dei Padri Carmelitani di Trieste)

Luigi e Zelia sono stati dichiarati Venerabili durante l'Anno Internazionale della Famiglia (1994), sono stati beatificati nel 2008 e canonizzati nel 2015: come giorno della loro ricorrenza liturgica è stato scelto il 12 luglio, anniversario del loro matrimonio.

SANT'ELIA

Profeta

Festa, 20 luglio

thumb Elias041Jusepe de Ribera, Profeta EliaAl tempo dell'esilio babilonese (586-538 a.C.) un ignoto Autore decise di mettere per iscritto certi antichi racconti sul profeta Elia, perché servissero come insegnamento e conforto agli esiliati.

Elia fu sacerdote e profeta, nato a Galaad, ad est del Giordano, nel Regno del Nord d'Israele, e visse nel secolo IX a.C., al tempo di Re Acab (874-853 a.C.). La moglie del re, Gezabele, era una principessa fenicia, figlia del Re di Tiro. Acab l'aveva sposata per sancire una alleanza con i potenti signori del mare, quali erano allora i re fenici nella regione costiera dell'attuale Libano. Fare alleanza con loro, voleva anche dire mescolare i culti e le usanze religiose tra i due popoli. Gezabele poi aveva una personalità testarda e irriducibile: non solo voleva continuare a onorare i suoi dei, ma pretendeva imporli anche ai suoi nuovi sudditi israeliti. A questo scopo aveva fatto erigere un tempio in onore dei suoi di Baal e Astarte, proprio a Samaria, la capitale d'Israele.

BEATE MARTIRI DI COMPIÈGNE
(BEATE TERESA DI S. AGOSTINO E CONSORELLE)

† 1794

Memoria, 17 luglio
 

Our Lady of Mount Carmel Church Quidenham Norfolk - Windows - geograph.org.uk - 1084822


Le martiri di Compiègne sono sedici monache carmelitane uccise durante la Rivoluzione Francese. La famosa «Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo» fu promulgata il 26 agosto 1789; pochi mesi dopo giunse puntualmente la proibizione di emettere i voti religiosi (in nome della libertà individuale), e la soppressione degli Ordini religiosi, a cominciare da quelli contemplativi. Il teorema era semplice: non può essere libero chi si rinchiude in un convento e si vincola con dei voti; se qualcuno lo fa, è segno che è stato costretto. Compito della ragione (e della Nazione) è restituirgli la Libertà. 

Fu allora che le priore di tre monasteri carmelitani, a nome di tutti gli altri, inviarono all'Assemblea Nazionale un «indirizzo» in cui si legge:

«Alla base dei nostri voti c'è la libertà più grande; nelle nostre case regna la più perfetta uguaglianza; noi qui non conosciamo né ricchi, né nobili. Nel mondo si ama dire che i monasteri rinchiudono vittime consumate lentamente dai rimorsi; ma noi confessiamo davanti a Dio che, se c'è sulla terra la felicità, noi siamo felici».

BEATO FRANCESCO DI GESÙ MARIA GIUSEPPE
(FRANCISCO PALAU Y QUER)

1811 - 1872

Fondatore delle Congregazioni
delle Sorelle Missionarie Carmelitane
e delle Sorelle Missionarie Carmelitane Teresiane

Memoria facoltativa, 7 novembre

thumb B. Francisco PalauB. Francisco PalauFrancesco Palau y Quer nacque nel 1811 ad Aytona, nella diocesi di Lèrida (Catalogna), da una modesta famiglia di contadini. A 14 anni, ospitato e mantenuto da una sorella sposata, poté frequentare come esterno il seminario diocesano, riuscendo poi, col suo impegno, a ottenere una borsa di studio, per esservi accolto come come interno. A 21 anni, però, affascinato dalla figura del Profeta Elia, decise di farsi carmelitano, entrando nel noviziato dell'Ordine a Barcellona, dove professò solennemente nel1833. Era intanto scoppiata una guerra civile: e il convento fu incendiato dai rivoluzionari cosiddetti "liberali" e i religiosi furono costretti all'esclaustrazione.

Per alcuni mesi Francesco si dedicò alla preghiera e ad esperimentare quella vita eremitica, da cui l'Ordine Carmelitano era nato. Poi tornò in famiglia per prepararsi a ricevere l'ordinazione sacerdotale. Continuò comunque nell'eremitismo per i primi due anni di sacerdozio, vivendo in una grotta, in preghiera e penitenza. Quando accettò di dedicarsi anche al ministero della predicazione, si trovò coinvolto senza sua colpa nelle intricate vicende politiche del tempo, al punto che, nel 1840, fu esiliato in Francia, dove dovette restare per circa undici anni.