dalle Carmelitane Scalze di Venezia

foglia fiume

Pur nel dolore, nell’incredulità di questo momento, con gioia condividiamo con voi il dono che ci ha fatto Eliana in questi giorni: il dono della sua fede e dell’abbandono fiducioso in Gesù.
Questo mese di malattia è stato per me e per le sorelle una esperienza di cielo, di condivisione e di preparazione con lei alle nozze.
Il mattino del 19 febbraio, il medico comunicò ad Eliana che c’era un tumore. In risposta si mise a cantare, ad abbracciarmi, e a dirmi: “Margherita, che gioia! Auguro a te e alle sorelle di poter avere anche voi, come me, un tempo di preparazione prima di morire”.

(dal bollettino dell'Ordine)

Il 4 marzo scorso, il bollettino della Santa Sede comunicava che nel corso dell’udienza concessa al cardinale Angelo Amato, Prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi, papa Francesco ha autorizzato la promulgazione dei decreti di approvazione dei miracoli attribuiti all’intercessione della beata Elisabetta della Trinità e del Venerabile Maria-Eugenio del Bambino Gesù.

DSC 0004-001Dialogo con padre Ermanno Barucco, Carmelitano Scalzo, bresciano di nascita e veneziano di adozione per averci vissuto 6 anni, che da quasi 2 anni è priore a Bruxelles, dove aveva già vissuto alcuni anni in passato, e ci offre alcune riflessioni nella giornata che ha drammaticamente colpito la capitale belga con gli attentati rivendicati dall'Isis all'aeroporto di Zaventem e in una stazione della metropolitana, causando almeno 34 morti e oltre 200 feriti. Padre Ermanno, dottore in Teologia Morale, già curatore per Gente Veneta della rubrica "Lo splendore della vita", è stato docente di Bioetica e Teologia morale presso il Marcianum di Venezia e ora di Teologia Morale presso l’Istituto di Studi Teologici dei Gesuiti di Bruxelles.

Dopo questi attentati il pensiero andrà innanzitutto alle vittime. E che Pasqua sarà quest’anno? una Pasqua che chiuderà una settimana santa iniziata a Bruxelles nel sangue...

 

Stamattina [il 22 marzo, verso le 9.30] una telefonata di un confratello dall’Italia ha avvisato di un attentato all’aeroporto di Bruxelles. Voleva sapere se alcuni di noi Carmelitani Scalzi fossimo in transito all’aeroporto. Eravamo tutti in convento in quel momento. Ho allora guardato le notizie in internet, mentre lo salutavo rassicurandolo, e ho avvisato dell’accaduto i miei confratelli in casa, invitandoli a pregare. Il pensiero certo è andato soprattutto alle vittime, ai morti e ai feriti, alle loro famiglie che ben presto sarebbero state travolte dal dolore. Poi guardando di nuovo in internet è apparsa la notizia della bomba in metropolitana. Altro colpo duro al cuore.

di Riccardo Roiter Rigoni

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La musica di un coro veneziano, giovane e sempre più affermato. La vita di un uomo europeo che ha dedicato la propria esistenza ai malati di lebbra alle isole Hawaii. La gioia della musica, la gestualità dei movimenti, le parole sulla sofferenza di chi può solo aspettare che la morte giunga dopo terribili sofferenze.
Contrasti solo apparenti. Realtà per nulla distanti perché la vita di chi si dedica agli ultimi e si impegna affinché almeno il loro ultimo respiro sia rivestito di dignità, può essere benissimo sottolineata dalla musica di un coro: dalla forza di quaranta voci che si levano al cielo.

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Sabato 2 aprile 2016, presso il Santuario Madonna della Neve di Adro (BS), si terrà un concerto-meditazione eseguito dal Coro “Madonna della Neve” e dal Coro “Madonna delle Laste”. Verrà eseguito "il Volto e il Nome": un repertorio di brani composto da P. Gianni Bracchi su parole di P. Antonio Maria Sicari, coralmente adattato da Cecilia Vettorazzi e Roberto Moser (più l'inedito canto "Madre del Paradiso"). Ingresso gratuito, ore 20:30.

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Venerdì 11 marzo tutti i frati della Provincia veneta dei Carmelitani Scalzi si sono radunati presso la Basilica di S. Teresa di Gesù Bambino in Verona Tombetta per vivere insieme il Giubileo della Misericordia indetto da Papa Francesco. P. Aldino, il nostro P. Provinciale, nell’omelia della celebrazione eucaristica del pellegrinaggio, così si è espresso: “Ognuno di noi, come singoli religiosi o come responsabili di un gruppo o di una parrocchia, ha già fatto o farà, quello che ora stiamo facendo: un piccolo itinerario giubilare per ottenere l’indulgenza plenaria. Oggi però siamo qui anzitutto come religiosi appartenenti alla Provincia Veneta dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi.

di Riccardo Rigoni Roiter

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Ci sono momenti in cui la musica apre le porte a realtà uniche, del tutto inesprimibili a parole. Momenti in cui il cuore viene travolto da una luce così intensa da spazzare via, per qualche momento, la tristezza, i problemi, le ansie di tutti i giorni e farti ritrovare con le lacrime agli occhi.
È stata tanta l’emozione e la commozione suscitata lo scorso sabato presso la chiesa degli Scalzi dal coro “Insieme” dell’Associazione AVID i Fiorellini Onlus, di Mirano. Realtà composta da persone diversamente abili, di tutte le età, coadiuvate da loro parenti, amici e volontari. Tutti, con la stessa “divisa” e uniti dalla voglia di cantare la felicità di essere al mondo e di poter dare e ricevere amore.

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Riportiamo con gioia l'annuncio dato da Radio Vaticana che la Chiesa avrà presto due nuovi Santi, due nuovi Beati e otto nuovi Venerabili Servi di Dio. Fra essi un carmelitano e una carmelitana scalza: "sarà canonizzata la grande mistica francese Elisabetta della Trinità, carmelitana scalza, morta a soli 26 anni nel Carmelo di Digione tra indicibili dolori provocati dal morbo di Addison. Ha offerto tutta la sua sofferenza per la salvezza delle anime, in un unione con Gesù crocifisso: “Bisogna amare le anime – diceva - ricercarle con vera passione. E' grande la loro bellezza. Se avessimo visto la bellezza di un'anima pura, crederemmo di aver visto Dio”.

 
Grande soddisfazione e gioia venerdì 26 febbraio scorso, a Roma, presso l'Accademia Alfonsiana, in via Merulana, alle ore 17 in punto. P. Ermanno Barucco (priore del nostro convento in Bruxelles), davanti ad una platea di familiari, confratelli, amici e colleghi studiosi, ha difeso brillantemente la sua tesi di dottorato: "Analogia filii. Il mistero di Cristo e l'adozione filiale svelano pienamente l'uomo all'uomo stesso nella prospettiva della bioetica.