di Alessandro Futia

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Il 2017 è un anno di anniversari che non possono passare inosservati, ciascuno dei quali rimanda a un evento talmente potente da aver modificato per sempre il contesto in cui si è realizzato. Solo per citare alcuni di essi ricordiamo la “Rivoluzione d’ottobre” la quale nel 1917, all’interno della più estesa rivoluzione russa, trasformò gravemente il volto della Russia e influì su molte altre nazioni. Nello stesso anno le apparizioni della Vergine Maria ai tre pastorelli Lucia, Francesco e Giacinta, nella sperduta località di Cova da Iria, diocesi di Fatima, richiamarono l’attenzione del mondo alla fede in Gesù Salvatore e all’intercessione di Maria nell’urgente questione della pace tra i popoli. Ultimo tra quelli che vengono riportati qui, ma non il meno importante, è l’anniversario della Riforma luterana avviata cinquecento anni or sono dall’agostiniano Martin Lutero, con la provocante affissione delle sue novantacinque tesi sulla porta della chiesa del castello di Wittenberg. Quest’ultimo avvenimento ha profondamente cambiato le convinzioni religiose della cristianità occidentale e conseguentemente la cultura e l’economia di molte nazioni europee. Proprio in merito al quinto centenario della “Riforma” Papa Francesco, volendo proseguire quel dialogo intrapreso dai suoi predecessori con le Chiese separate, ha inteso prendere attivamente parte a tale commemorazione sia personalmente che attraverso suoi rappresentanti, affinché essa diventi un punto di riavvicinamento tra la Chiesa cattolica e le Chiese riformate.

di P. Hermann Ramanantoanina ocd

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Ha fatto un po’ sognare la profezia di Isaia offertaci dalla Chiesa nella prima Domenica di Avvento. Il profeta diceva: “Forgeranno le loro spade in vomeri e le loro lance in falci” (Is 2,4). Sognare perché, vedendo quello che succede nel mondo, ci viene da dire che sarebbe troppo bello se accadesse ciò che dice Isaia!  Non parliamo solo della Terza Guerra mondiale “a pezzi”, come dice papa Francesco, ma anche di quello che avviene nelle nostre città e nella nostra quotidianità. Quanta violenza attorno a noi. Basta un piccolo fatto spiacevole per far scattare una reazione violenta, verbale e, a volte, anche fisica.

Di fronte alle troppe violenze nel nostro mondo, ognuno ha pronto il suo commento. Ci diciamo allora che è così che funziona il mondo: la sua economia (di cui fanno parte il commercio delle armi e i vari soprusi nei confronti dei paesi poveri grazie anche ai loro corrotti governi), la sua politica (anche qui ogni cosa diventa un discorso di parte, cioè partitico); la sua gente (con proprio carico di stress e di nervosismo e ancor più di disagio sociale). 

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Alle pagine 87 e 88 del recente volume di Elio Guerriero Servitore di Dio e dell'umanità. La biografia di Benedetto XVI (Mondadori 2016) potete trovare il racconto della morte, serena ed edificante, del padre di Joseph Ratzinger (padre e figlio portavano lo stesso nome: in questa foto li vediamo entrambi sulla destra). Leggiamo dunque come in casa Ratzinger si facesse uso della Melissa, rinomato prodotto dei Padri Carmelitani Scalzi della Provincia veneta...

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Niente di meglio per celebrare la festa odierna della nostra S. Teresina che riportare le parole del Santo Padre, che ha compiutamente riassunto il suo messaggio spirituale nell'omelia tenuta oggi nel viaggio apostolico in Georgia: "Vorrei riassumere questi pensieri con alcune parole di Santa Teresa di Gesù Bambino, che oggi ricordiamo.

di F. Iacopo Iadarola ocd

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Segnaliamo ai nostri lettori l'intervista di Benedetto XVI rilasciata a Elio Guerriero, pubblicata sull'Osservatore Romano del 24 agosto 2016. Data importante per noi carmelitani, perché vi si commemora l'inizio della Riforma del Carmelo, con la fondazione del primo monastero di Carmelitane scalze in Avila da parte di S. Teresa di Gesù.