da Radio Vaticana (2017-07-16)

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Nel giorno in cui la Chiesa celebra la festa della Madonna del Carmelo, il Papa all'Angelus ha elevato la sua preghiera a Maria, "insuperabile nell’accogliere la Parola di Dio e nel metterla in pratica", perché "ci aiuti a purificare il cuore e a custodirvi la presenza del Signore". Quindi ha salutato le suore e i frati carmelitani auspicando "che possano continuare decisamente sulla strada della contemplazione".

laudatosi

Esattamente un anno fa, il 24 maggio 2016, Solennità di Pentecoste, veniva pubblicata la Laudato si' del Santo Padre Francesco, lettera enciclica sulla cura della casa comune. Già qualche mese fa F. Iacopo Iadarola aveva evidenziato e commentato i riferimenti carmelitani di questo testo magisteriale (qui). Ora ne vogliamo commemorare l'anniversario pubblicando un altro contributo di P. Piero Rizza (basato su una conferenza tenuta presso la nostra Scuola di spiritualità mistica di Venezia) contenente un ricco florilegio di testi desunti dalla letteratura carmelitana (e non) a commento di alcuni passi salienti dell'enciclica. 

arborelius

Annunciamo con gioia la prossima creazione a cardinale di Anders Arborelius, nostro confratello svedese attualmente vescovo di Stoccolma. Lo ha detto ieri Papa Francesco al termine del Regina Coeli, annunciando anche la data della effettiva nomina al cardinalato, che si terrà durante il concistoro del prossimo 28 giugno. 

Ecco un breve profilo biografico del nostro nuovo cardinale (attualmente l'unico carmelitano a rivestire la porpora cardinalizia, nonché il primo cardinale scandinavo della Storia della Chiesa!):

Nato nel 1947 a Sorengo (Svizzera) da genitori svedesi, è cresciuto a Lund, nella Svezia meridionale. Dopo aver praticato la fede cristiana nella confessione luterana, a vent'anni si è convertito al cattolicesimo e nel 1971, affascinato dalla lettura di S. Teresa di Gesù Bambino, è entrato nel nostro Ordine dei Carmelitani Scalzi. Ha studiato teologia a Bruges, dove ha preso i voti, e presso la nostra facoltà teologica del Teresianum a Roma. Nel 1979 è stato ordinato sacerdote dall'allora vescovo di Stoccolma Hubertus Brandenburg. Per molti anni ha vissuto nel convento di Norraby, nel comune di Svalöv, nel sud della Svezia.

di Alessandro Futia

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Il 2017 è un anno di anniversari che non possono passare inosservati, ciascuno dei quali rimanda a un evento talmente potente da aver modificato per sempre il contesto in cui si è realizzato. Solo per citare alcuni di essi ricordiamo la “Rivoluzione d’ottobre” la quale nel 1917, all’interno della più estesa rivoluzione russa, trasformò gravemente il volto della Russia e influì su molte altre nazioni. Nello stesso anno le apparizioni della Vergine Maria ai tre pastorelli Lucia, Francesco e Giacinta, nella sperduta località di Cova da Iria, diocesi di Fatima, richiamarono l’attenzione del mondo alla fede in Gesù Salvatore e all’intercessione di Maria nell’urgente questione della pace tra i popoli. Ultimo tra quelli che vengono riportati qui, ma non il meno importante, è l’anniversario della Riforma luterana avviata cinquecento anni or sono dall’agostiniano Martin Lutero, con la provocante affissione delle sue novantacinque tesi sulla porta della chiesa del castello di Wittenberg. Quest’ultimo avvenimento ha profondamente cambiato le convinzioni religiose della cristianità occidentale e conseguentemente la cultura e l’economia di molte nazioni europee. Proprio in merito al quinto centenario della “Riforma” Papa Francesco, volendo proseguire quel dialogo intrapreso dai suoi predecessori con le Chiese separate, ha inteso prendere attivamente parte a tale commemorazione sia personalmente che attraverso suoi rappresentanti, affinché essa diventi un punto di riavvicinamento tra la Chiesa cattolica e le Chiese riformate.

di P. Hermann Ramanantoanina ocd

pace

Ha fatto un po’ sognare la profezia di Isaia offertaci dalla Chiesa nella prima Domenica di Avvento. Il profeta diceva: “Forgeranno le loro spade in vomeri e le loro lance in falci” (Is 2,4). Sognare perché, vedendo quello che succede nel mondo, ci viene da dire che sarebbe troppo bello se accadesse ciò che dice Isaia!  Non parliamo solo della Terza Guerra mondiale “a pezzi”, come dice papa Francesco, ma anche di quello che avviene nelle nostre città e nella nostra quotidianità. Quanta violenza attorno a noi. Basta un piccolo fatto spiacevole per far scattare una reazione violenta, verbale e, a volte, anche fisica.

Di fronte alle troppe violenze nel nostro mondo, ognuno ha pronto il suo commento. Ci diciamo allora che è così che funziona il mondo: la sua economia (di cui fanno parte il commercio delle armi e i vari soprusi nei confronti dei paesi poveri grazie anche ai loro corrotti governi), la sua politica (anche qui ogni cosa diventa un discorso di parte, cioè partitico); la sua gente (con proprio carico di stress e di nervosismo e ancor più di disagio sociale).