thumb  DSC0740A una settimana dalla loro professione solenne, sabato 16 settembre, nella cattedrale di Brescia, fra Marco Cauli del Volto Santo e fra Marco Sgroi della Vergine Immacolata sono stati ordinati diaconi insieme a tre seminaristi.

Nella sua omelia, il vescovo ordinante, Mons. Luciano Monari, si è riferito alla parabola del "servo spietato" del Vangelo di Matteo (Mt 18, 21-35), e ha ricordato ai cinque candidati al diaconato ciò a cui li chiama il loro ministero: l'annuncio del perdono nelle parole e nella vita. Tale compito, ha sottolineato Mons. Monari, è possibile soltanto nella coscienza di un perdono originale, un perdono già sperimentato su di sé, perché ricevuto dal re buono della parabola, cioè dal Padre.

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Sempre la Parola di Dio, nella liturgia, ci rivela il significato profondo degli eventi. E se questo è verificabile giorno per giorno, quanto mai lo è stato in occasione delle professioni religiose che hanno recentemente rallegrato la nostra Provincia: “In verità io vi dico: tutto quello che legherete sulla terra sarà legato in cielo, e tutto quello che scioglierete sulla terra sarà sciolto in cielo. In verità io vi dico ancora: se due di voi sulla terra si metteranno d’accordo per chiedere qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli gliela concederà. Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro” (Mt 18,18-20).

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Segnaliamo ai nostri lettori la presenza su internet del sito della Postulazione generale delle cause dei santi del nostro Ordine (diretta dal nostro P. Romano Gambalunga!). Il Sito è una miniera di informazioni sulla vita e le opere dei nostri santi, venerabili, servi di Dio e beati, di documenti liturgici e di spiritualità, di aggiornamenti sulle cause in corso; comprende inoltre una sezione dedicata alle reliquie con tutto ciò che è necessario sapere circa le normative in materia, il culto loro riservato e la loro richiesta.

Ecco l'indirizzo: www.postocd.org.

F. Marco del Volto Santo (Cauli) e F. Marco della Vergine Immacolata (Sgroi) il prossimo 10 settembre nella Chiesa di S. Pietro in Castello (Brescia) diranno al Signore il loro "per sempre" con la professione dei voti perpetui. Il 16 settembre saranno inoltre ordinati diaconi presso la Cattedrale di Brescia. Tutto il Popolo di Dio è invitato a partecipare! 

Invitiamo tutti i religiosi che vorranno concelebrare sia domenica 10 settembre ore 16 per la professione solenne in San Pietro in Castello, sia sabato 16 settembre ore 16 per l’ordinazione diaconale in Cattedrale, a comunicare entro mercoledì prossimo 6 settembre la loro presenza. Questo è assolutamente indispensabile soprattutto per l’ordinazione diaconale, dato che l’ingresso in Cattedrale per i celebranti è  strettamente collegato al pass dato dalla Curia. Per entrambe le celebrazioni i religiosi portino camice e stola bianca.

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Sabato 9 settembre i tre novizi della Provincia veneta emetteranno i voti di obbedienza, castità e povertà nella loro prima professione, che avverrà durante la celebrazione eucaristica delle 16:30 presso la nostra Basilica di S. Teresa di Gesù Bambino in Verona Tombetta. Tutti possono partecipare per lodare insieme il Signore e accompagnare questi fratelli nel loro ingresso ufficiale nel Carmelo. 

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Oggi 28 agosto nel convento di Trento, durante la celebrazione delle lodi, è avvenuta la vestizione dei due postulanti che ora cominceranno il loro anno di noviziato: fra Alessandro del Nome di Gesù e fra Francesco di Gesù il Nazareno. La breve meditazione del P. Provinciale Aldino ha sottolineato quanto lo stesso rito della vestizione ha posto sulle labbra dei due postulanti: "Chiediamo di fare esperienza della vostra vita comunitaria nel desiderio di seguire perfettamente Cristo in questa famiglia religiosa dei Frati Scalzi della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo".

di Emanuele Palmieri

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“Allora, Emanuele? Com’è andata l’avventura a Verona?”. Ricordo ancora con grande gioia l’inno cantato a squarciagola da noi animatori e dai bambini davanti ai loro genitori sul palco del teatro parrocchiale, al termine dello spettacolo di fine Grest. Ricordo ancora il caldo afoso, il sudore che c’inondava la schiena, le braccia e il petto, lo strillare dei bambini, i loro sorrisi, le sane e moderate sclerate da “adulto” che qualche volta ci toccava fare. Ricordo l’attenzione, la stanchezza, l’affanno, la generosità, la bellezza, il timore e mille altre sensazioni che ogni mio più piccolo gesto suscitava nel mio cuore. Ricordo la forte presenza nei miei pensieri di una sorta di sensazione di responsabilità – qualche volta troppo eccessiva – verso tutto e tutti; specialmente verso i più piccoli. Ricordo ancora gli occhi dei bambini, degli amici fidati, dei “colleghi” animatori.

“Allora, Emanuele? Com’è andata l’avventura a Verona?”. Così, da quando ormai sono tornato alla mia Bergamo, mi si rivolgono incalzanti amici e parenti. Vogliono sapere da me com’è andata, com’è stato trovarmi lì a Verona – ormai già per il secondo anno – a lavorare per quattro settimane come animatore per la parrocchia di “Santa Teresa di Gesù Bambino”, situata in un quartiere a sud di Verona. Troppe parole servirebbero per rispondere a tale insistenza, mi limito quindi a rispondere che è stato meraviglioso. La meraviglia è prevalsa su ogni sorta e tipo di fatica durante quelle quattro settimane e, in special modo, in quella sera del 29 luglio, ai saluti finali.

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Oggi ricorre la Solennità della Madonna della Neve del nostro santuario di Adro (Bs), luogo in cui nel 1519 la Madonna apparve a un pastorello sordomuto guarendolo dalla sua malattia e lasciandogli un messaggio di conversione per la popolazione locale. Come molti altri luoghi di apparizioni mariane nell'orbe cattolico, anche questo ricevette il titolo di "Madonna della Neve" in comunione con la Basilica di S. Maria Maggiore di Roma, prima chiesa dedicata a Maria in occidente, sul colle Esquilino dove sotto il pontificato di papa Liberio il 5 agosto si verificò una miracolosa nevicata. 

di P. Ermanno Barucco ocd

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Dopo la morte di una ragazza di 16 anni, per una pasticca di ecstasy...

Il vuoto spirituale della società occidentale attuale spinge a rimpiazzare le vere esperienze spirituali con dei cloni fisici o farmaceutici. Spopolano infatti alcune interpretazioni dell’Estasi di santa Teresa del Bernini che descrivono l’estasi solo come l’esperienza di un orgasmo sessuale, divinamente ispirato semmai. E le pasticche di ecstasy che i giovani assumono al posto delle droghe classiche sono spesso il tentativo di rimpiazzare lo spirituale, che pochi o nessuno fanno percepire loro, con lo sballo fisico, cerebrale, viscerale od emozionale che sia, così da scimmiottare lo spirituale con il farmaceutico. Scimmiottandolo appunto... come si evince dal tormentone di Sanremo Occidentali’s Karma: “la scimmia nuda balla”.