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«Dì a loro che è stata l’Avvocata dei peccatori». È con queste parole che l’8 luglio 1519 la Vergine apparsa presso la cava dell’Oneto si congedava dal giovane veggente sordomuto. Il suo messaggio conteneva un cordiale invito alla conversione: «Va’ a dire a quelli di Adro che dove tu mi vedi sia fabbricata una chiesa e che si emendino di suoi peccati e mutino la vita in bene vivere, che santifichino le feste, che non bestemmino il nome santo di Dio...».

Fin dall’inizio dunque, da quando i fedeli di Adro hanno edificato il piccolo oratorio, questo luogo ha compreso che la sua vocazione era legata all’esperienza della misericordia. Anche i padri Carmelitani Scalzi che dal 1912 ne sono diventati custodi hanno sempre esercitato il ministero dell’accoglienza e il sacramento della riconciliazione verso i pellegrini che numerosi accorrono anche oggi alla Madonna della Neve. L’indizione del Giubileo della misericordia da parte di papa Francesco non ha fatto altro che accrescere la missione di questo luogo benedetto.

Nella tradizione cristiana l’antico titolo di Avvocata, riconosciuto alla Vergine già dai Padri della Chiesa, sempre è stato accostato a quello di Madre di misericordia. Per questo non è fuori luogo che anche il Santuario della Madonna della Neve di Adro sia stato annoverato dal Vescovo di Brescia tra le Chiese giubilari della diocesi. 

Visitando il Santuario si può ottenere l’indulgenza plenaria legata all’Anno Santo della Misericordia. Per questo è necessario:

- Visitare la chiesa, recitando il Padre Nostro e il Credo

- Accostarsi al sacramento della riconciliazione

- Ricevere la comunione eucaristica

- Pregare secondo le intenzioni del Papa

- Escludere qualsiasi attaccamento al peccato anche veniale.

L’indulgenza si può ricevere una volta al giorno per i vivi e per i defunti. 

Entrando in Santuario i fedeli sono guidati nella visita da quattro cartelloni sui quali sono posti il testo del Credo, della preghiera di intercessione per il Papa, quella del Giubileo e quella di affidamento a Maria. Inoltre accompagna il pellegrinaggio anche un sussidio predisposto dalla diocesi di Brescia di particolare aiuto per la preghiera comune dei gruppi.