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Questa la seconda lettura della liturgia della Messa di domenica scorsa 15 novembre: "Riguardo poi ai tempi e ai momenti, fratelli, non avete bisogno che ve ne scriva; infatti sapete bene che il giorno del Signore verrà come un ladro di notte. E quando la gente dirà: "C'è pace e sicurezza!", allora d'improvviso la rovina li colpirà, come le doglie una donna incinta; e non potranno sfuggire. Ma voi, fratelli, non siete nelle tenebre, cosicché quel giorno possa sorprendervi come un ladro" (1Ts 5,1-4). Lettura che certo è risuonata in una maniera del tutto singolare per i nostri confratelli in Roma. 

Proprio domenica scorsa, infatti, verso ora di cena tre ladri si sono introdotti nei locali della Casa Generalizia dei Carmelitani Scalzi, in via Corso d'Italia 38. P. Rafał Wilkowski, segretario per le monache dell’Ordine e segretario personale del P. Generale, vedendoli nelle telecamere di sorveglianza, è corso loro incontro dopo aver avvertito la polizia. Insieme a P. Antoine Marie li ha raggiunti presso l'ascensore del nostro convento della Provincia veneta (separato dalla Casa Generalizia soltanto da un corridoio e una porta), mèta della loro rapina; lì i ladri, vistisi scoperti, si son dati alla fuga spruzzando una bomboletta di spray urticante sui due frati. Grazie a Dio nessun danno, se non qualche segno di effrazione, e nessun ferito, se non abbondanti reazioni allergiche provocate dallo spray urticante non solo ai due religiosi della Casa Generalizia, ma anche a tutta la comunità del nostro convento, riunita in refettorio per la cena durante l'accaduto.

L'evento ha avuto una certa risonanza sui media, di cui segnaliamo un articolo uscito sul Corriere della Sera e un'intervista mandata in onda su Rai 1 per "La vita in diretta" ai nostri padri veneti Roberto Marini, parroco del nostro convento e parrocchia di S. Teresa d'Avila, e Paolo De Carli, economo generale della Casa Generalizia: