Vicenza

MONASTERO S. TERESA DI GESÙ BAMBINO

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Via Massimo D'Azeglio, 19
36100 - VICENZA 

Orario delle S. Messe
Feriale ore 7
Festivo ore 8.30

Orario apertura della Chiesa
Mattino dalle ore 6 alle ore 11.30
Pomeriggio dalle ore 13.30 alle ore 18.30

Contatti
Tel./Fax 0444 546183
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CENNI STORICI

Il monastero di Vicenza è stato fondato dalle monache del monastero di Verona, il quale proviene a sua volta dal Carmelo di Torino. Le dieci monache fondatrici scelte dal Padre Provinciale giungono a Vicenza il 25 maggio 1949.

La nuova fondazione si trova in Viale D'Azeglio, su un bellissimo balcone sopra la città appena sotto il Monte Berico, cioè ai piedi del Santuario della Madonna; Villa Clementi venne acquistata dal caro benefattore Cav. Siro Braghetta di Mantova, che nutriva da tempo il desiderio di fare qualcosa per la gloria di Dio. 

Al giungere delle monache la Villa è in pessime condizioni a causa dei bombardamenti aerei avvenuti nella notte del 26 marzo 1944. Il Cav. Braghetta con il fratello, segue i lavori di ricostruzione e di adattamento, con l'aiuto del P. Provinciale Angelo Meneghini. In mezzo alle macerie, in grande povertà e senza mezzi le monache, insieme alle prime tre postulanti iniziano la loro vita di preghiera e di faticoso lavoro, fino a rendere i ruderi della guerra uno spazio accogliente di preghiera, di ascolto e di incontro.

Nel 1953 viene finalmente realizzata la cappella in cui risuona la lode di Dio e il silenzio dell'orazione di persone che, continuamente chiamate e affascinate da Gesù, desiderano vivere solo per Lui e per intercedere per l'umanità. Nel 1991, in preparazione alla visita di San Giovanni Paolo II, viene portata a termine la totale ristrutturazione del monastero, a gloria di Dio.

a cura delle Carmelitane Scalze di Vicenza

gherardo delle notti nativita

Che fredda si preannuncia la notte … ed io qui a vegliare. Ma questo mi ha ordinato il mio padrone alla sua partenza e non  Lo voglio deludere: mi ha preso al suo servizio, che neppure sapevo distinguere il giorno dalla notte, e ora che i miei occhi sono offuscati, non mi ha messo da parte. Sì, sono ancora qui, nella mia guardiola, come allora, come sempre, se lo vorrà. Io l’attendo per un’ora che non so. L’attendo perché lo amo ed è il Suo arrivo la mia ricompensa. La nostalgia non mi offusca di lacrime lo sguardo: lo rischiara per distinguere chi può entrare dalla Sua porta e chi è meglio non vi passi. E’ Lui che mi ha insegnato a mettere da una parte le luci e dall’altra le ombre, a camminare quando davanti c’è un chiarore ed attendere al bagliore del fuoco, quando il cuore è confuso. Il mio nome? Quello non me lo ricordo neppure io. No, davvero, e ne sono felice, perché era un’altra vita quella; e non sarà più la mia. Il mio Padrone si è seduto accanto a me, un giorno. Non abbiamo; mi ha guardato come nessun altro prima- nemmeno mia madre - e mia detto: “Amico”. Da allora non mi ha più chiamato in altro modo. Solo così. E io - lo so, sì, lo so dal profondo della mia anima- lo sono diventato per davvero suo amico.

a cura delle Carmelitane Scalze di Vicenza

Santa Teresa“Dio le donò un cuore grande come la sabbia del mare”…Di lei, di S. Teresa, resta ancora per noi monache l’eredità più grande, da rigenerare ogni giorno: un cuore immenso, un castello dalle mura come braccia che avvolgono Colui che sta dentro ma con l’amore travolgente che vuole straripare sul mondo… perché questo si impara continuando a “stare da soli a soli con Colui che sappiamo che ci ama”.

E se anche oggi nulla sarebbe da festeggiare, perché le troppe lacrime e il troppo dolore dei fratelli ucraini, palestinesi, israeliani, e chissà di quanti altri, sta inondando gli occhi e i pensieri, quella Madre che ci ha “piantate con la sua destra”, che ci ha consegnato un dono tanto speciale proprio per la Chiesa e per il mondo intero, no, la dobbiamo festeggiare!

4743a cura delle Carmelitane Scalze di Vicenza

150 anni… “un’ora che passa”, avrebbe detto S. Teresa di Gesù Bambino! E, in fondo, per lei lo è stato: una vita breve, un’eternità senza limiti di tempo e di spazio, tutta un percorrere le vie del mondo e delle anime “per fare del bene”, per essere missionaria dell’Amore Misericordioso. S. Teresina è la Patrona del nostro Monastero e ogni anno ci stupiamo nel constatare come davvero “tutti la conoscano e la amino”: il 1°ottobre è un via vai di persone che entrano in Chiesa per salutarla e sperare nell’arrivo di una rosa alla fine della Novena.