Bruxelles

ÉGLISE DES CARMES (DE SAINT JOSEPH ET DE SAINTE THÉRÈSE D’AVILA)

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Av. de la Toison d’Or 45 – 1050 BRUXELLES

Horaire d’ouverture de l’Église
En semaine 7.30 - 20
(Le jeudi l’église reste fermée)
Le dimanche 9.30 - 12.30 / 14 - 20

Horaire des SS. Messes
En semaine: 8 - 18.30
Le samedi: 8 - 18
Le dimanche: 10.30 - 18 

Horaire des confessions
En semaine 16.30 - 18.30
Le samedi 16.30 - 17.45
Le dimanche et les Solennités 9.45 - 10.15 / 17.15 - 17.45.

Adoration eucharistique
Le lundi 19.15 - 20

Contact
Téléphone +32 2 5020589
Fax +32 2 5020811
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Sito internet qui

 

HISTOIRE

L’Ordre des Carmes déchaussés fut présent à Bruxelles depuis le commencement du XVIIème siècle jusqu’à la suppression en 1796 (l’ancien couvent et l’église se trouvaient dans la Rue des petits Carmes, mais ils ont été démolis). C’est seulement en 1852 que les Carmes déchaussés décidèrent de refonder à Bruxelles et de bâtir l’actuelle église dans l’Avenue de la Toison d’Or. Le nouveau couvent pouvait bénéficier d’un grand jardin, lequel fut cédé à partir de 1962 pour bâtir la Galerie Porte Louise et quelques années après le couvent fut démoli pour faire place à la Galerie Espace Louise. Derrière l’église et enveloppé par le complexe commercial, on construisit l’actuel couvent, plus petit que le bâtiment précédent.

L’église conçue par l’architecte Menge en 1860 en style néogothique lombard fut édifiée entre 1861 et 1875. Les travaux intérieurs furent achevés par l’architecte P. Cuypers. Sur la façade de l’église, restaurée en 2010, se trouvent les statues de la Vierge Marie du Mont Carmel, de saint Joseph et de sainte Thérèse d’Avila (ces deux derniers sont les patrons de cette église).

À l’intérieur, les vitraux du XIXème siècle se trouvant dans le chœur représentent sainte Thérèse d’Avila, la Vierge Marie du Mont Carmel, saint Jean de la Croix et quatre anges. La pénombre de l’édifice met en valeur les vitraux des cotés, composés de verre éclaté et béton, réalisés en 1959 par les moines bénédictins de Fleury à Saint-Benoît-sur-Loire d’après des dessins du frère Eloi Devaux, de l’abbaye de la Pierre-qui-Vive. De 1956 à 1962 la décoration interne de l’église fut fortement renouvelée et la façade fut restaurée. Le chemin de croix en céramique a été réalisé en 2011 par le frère Carme déchaussé Serafino Melchiorre (Rome).
Le jubé dispose d’un orgue construit en 1869 par le facteur ixellois Merklin-Schütze. L’orgue fut restauré et agrandi en 1934 et en 1962 par E. A. Roethinger (Strasbourg), et enfin rénové et augmenté encore en 2000 par Patrick Colon (Laeken).

 

(ITALIANO)

CHIESA DEI CARMELITANI (DI SAN GIUSEPPE E DI SANTA TERESA D'AVILA)

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Av. de la Toison d’Or 45 – 1050 BRUXELLES

Orario di apertura
Feriale 7.30 - 20 (il giovedì, la chiesa resta chiusa)
Festivo 9.30 - 12.30 / 14 - 20

Orario delle SS. Messe
Feriali 8 - 18.30
Sabato 8 - 18
Festivo 10.30 - 18

Orario delle confessioni
Feriale 16.30 - 18.30
Sabato 16.30 - 17.45
La domenica e le Solennità 9.45 - 10.15 / 17.15 - 17.45.

Adorazione eucaristica:
Il lunedì 19.15 - 20

Contatti:
Tel. +32 2 5020589

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CENNI STORICI

L’Ordine dei Carmelitani Scalzi è presente a Bruxelles dall’inizio del XVII secolo fino alla soppressione nel 1796 (l’antico convento e la chiesa si trovavano in “Rue des petits Carmes”, ma sono stati demoliti). È solo nel 1852 che i Carmelitani Scalzi decidono di rifondare a Bruxelles e di costruire l’attuale chiesa nell’Avenue de la Toison d’Or. Il nuovo convento poteva beneficiare di un grande giardino, ma a partire dal 1962 su di esso fu edificata la Galerie Porte Louise e dopo qualche anno fu demolito anche il convento per far posto alla Galerie Espace Louise. Dietro la chiesa e circondato dal complesso commerciale, si costruì, più piccolo, l’attuale convento.

La chiesa in stile neogotico lombardo fu realizzata tra il 1861 e il 1875, su progetto del 1860 dell’architetto Menge. I lavori dell’interno furono terminati dall’architetto P. Cuypers. Nella facciata della chiesa, restaurata nel 2010, si trovano le statue della Vergine Maria del Monte Carmelo, di san Giuseppe e di santa Teresa (questi ultimi sono i patroni di questa chiesa).

All’interno, le vetrate del XIX secolo situate in alto nel coro rappresentano santa Teresa d’Avila, la Vergine Maria del Monte Carmelo, san Giovanni della Croce e quattro angeli. La penombra dell’edificio mette in risalto le vetrate laterali, composte da vetro e cemento; esse furono realizzate nel 1959 dai monaci Benedettini di Fleury a Saint-Benoît-sur-Loire secondo i disegni di fra’ Eloi Devaux, dell’abbazia della Pierre-qui-Vive. Dal 1956 al 1962 si realizzò un notevole rifacimento dell’interno della chiesa e fu restaurata la facciata. La Via Crucis in ceramica è stata realizzata nel 2011 dal Carmelitano Scalzo fra’ Serafino Melchiorre (Roma).
La tribuna dispone di un organo costruito nel 1869 da Merklin-Schütze di Ixelles. Restaurato e ingrandito nel 1934 e nel 1962 da E. A. Roethinger (Strasbourg), è stato ancora rinnovato e ampliato nel 2000 da Patrick Colon (Laeken).

(da Agensir.it)

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“Amsterdam ha sempre suscitato stupore e meraviglia. Nel 1883, l’italiano Lorenzo Delleani fece un giro nell’Europa del Nord. Era uno dei più influenti pittori della ‘sprezzatura’, la scuola dello slancio. Studiava la nonchalance e la ‘disinvoltura’ degli antichi maestri olandesi. Dopo tale viaggio, il quadro che gli ha dato la più grande notorietà fu ‘Amsterdam’, tela a olio, nel formato di una grande fotografia (conservato oggi nel Museo dell’Arte di Torino)”. Lo scrive Daan Bronkhorst, scrittore e musicista olandese, nel presentare la mostra di fotografie dedicate alla capitale dei Paesi Bassi, realizzata da padre Alessandro Donati, della comunità dei Carmelitani di Bruxelles.

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(di Marco Calvarese, da Agensir.it)

Quando si pensa ad una missione è più facile immaginarla in un luogo dove manca ogni tipo di confort e le strade sono polverose, invece i sandali di alcuni religiosi percorrono quotidianamente anche strade ben asfaltate, piene di traffico e che si svolgono tra vetrine di negozi e palazzi. È questo l’esempio dei Carmelitani scalzi a Bruxelles, presenti con la loro missione già dal 1600 con la generazione subito dopo quella di santa Teresa di Gesù, la fondatrice della congregazione assieme a san Giovani della Croce, e dal 1993 retti dalla provincia veneta con tre frati, tra il quali il priore padre Stefano Conotter che sente la responsabilità del loro incarico, “abbiamo ereditando una storia molto lunga e anche gloriosa”. L’inizio del cammino della comunità dei Carmelitani scalzi a Bruxelles è segnato da due polarità che caratterizzano il loro carisma: la fondazione di eremi dove vivere una vita completamente contemplativa, e la creazione di collegi per preparare i frati che partivano in missione. 

di P. Stefano Conotter, ocd

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Elicotteri come campane

Il flottare rumoroso di un elicottero a bassa quota nel cielo sopra il convento è l’annuncio che molto probabilmente si sta svolgendo un “summit” europeo. Infatti, il nostro convento qui a Bruxelles si trova a poca distanza dal quartiere delle Istituzioni Europee. Il rumore delle pale degli elicotteri è come il suono di moderne campane che ci chiamano alla preghiera per i popoli del Continente e le grandi questioni che si dibattono nei vertici europei.

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Segnaliamo ai nostri lettori due articoli recentemente pubblicati inerenti a due realtà della nostra provincia veneta, il convento di Bruxelles e il monastero di Venezia: utili  contributi per riflettere in maniera complementare sulla clausura e sull'apertura che caratterizzano il nostro carisma religioso.

di P. Stefano Conotter ocd

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Nel 2020 ricorrono i 50 anni della proclamazione di Teresa d’Avila come «Dottore della Chiesa», prima donna assieme a Caterina da Siena. In quanto comunità teresiana ci siamo chiesti: come potremmo cogliere questa occasione per approfondire il nostro carisma e far meglio conoscere la nostra fondatrice, a soli cinque anni dalla celebrazione del quinto anniversario della sua nascita? Certamente non si tratta di ripetere le stesse iniziative di cinque anni fa, ma piuttosto di vedere ciò che significa l’attribuzione di questo titolo di “Dottore della Chiesa” alla nostra Madre. Vedo due dimensioni specifiche di questo significato.