di P. Fabio Pistillo ocd

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La festa  di oggi è il coronamento del primo Giubileo in onore di Santa Teresa d'Avila. Dopo la ricorrenza del V Centenario dalla nascita della santa spagnola (1515-2015), il Giubileo teresiano, iniziato il 15 ottobre dell’anno scorso, conclude un anno di festa e di grazie. La festa di Santa Teresa è particolarmente sentita ad Avila, con una partecipazione che va oltre quella della popolazione cittadina, richiamando pellegrini da ogni luogo.

Tutto ad Avila parla di Teresa. Avila è la città di Teresa e lei è la santa, la signora, di Avila. La festa della patrona di Avila è ricca di suggestione e densa di significati simbolici. Partecipando, subito ci si rende conto della  connotazione mariana della festa di Teresa. 

Il pomeriggio della vigilia, 14 ottobre, Santa Teresa fa visita in cattedrale alla Vergine della Carità, una statua che tanto amò in vita. A 13 anni Teresa, segnata profondamente dalla morte della mamma, si inginocchia ai piedi della statua della Vergine della Carità, con la supplica di farle da madre: «Mi sembra che questa preghiera, fatta con tanta semplicità, sia stata accolta favorevolmente, perché non vi fu cosa in cui mi sia raccomandata a questa Vergine sovrana senza che ne venissi subito esaudita. Ella infine mi fece ritornare a lei» (Vita 1,7). Nel «ritornare alla Vergine» sono riassunte le due grazie fondamentali: la vocazione religiosa carmelitana e la conversione; due eventi in cui Teresa sperimenta la presenza fedele di Maria e il suo aiuto materno. È uno dei frutti della devozione a Maria imparata dalla mamma. Per questo, la Virgen de la Caridad, a partire dalla canonizzazione è inscindibilmente legata alla festa di Santa Teresa. Dalla sera della vigilia all'aurora del nuovo giorno, Madre e figlia rimangono insieme in cattedrale, mentre si elevano le preghiere, le suppliche e i ringraziamenti dei fedeli lì radunati.

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Il 15 ottobre, dopo la messa celebrata dal Vescovo di Avila, si snoda per le vie della città castigliana una solenne processione, che termina presso la casa natale della santa. Al termine della Messa, nella piazzetta antistante la chiesa si svolge la "despedida", il saluto di Santa Teresa alla Vergine Maria.  È senz'altro questo il momento più toccante e commovente: Teresa e la Vergine Maria, l'una di fronte all’altra, un gioco di sguardi, un anelito di amore, un sussurro di eternità. Tutto tace, non una voce si ode. Per tre volte la statua si inginocchia, in memoria del gesto compiuto da Teresa quando era in vita. E seguendo l'esempio di Teresa, ogni pellegrino invoca la Vergine del Cielo, affidandole la richiesta di tre grazie, con la speranza, che è già certezza per l’intercessione di Teresa, di essere esaudito: “Ho sempre ottenuto da questa Sovrana Vergine ciò per cui mi ero a lei  raccomandata” (Vita 1,7).