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SANT'ALBERTO DA TRAPANI

1240 - 1307

Memoria, 7 agosto

thumb P03347Antonio de Pereda, S. Alberto da TrapaniAlberto nacque - dopo ventisei anni di matrimonio sterile - da Benedetto degli Abati e da Giovanna Palizi, che promisero di consacrarlo al Signore. Mentre il ragazzo era ancora in tenera età, il padre volle organizzare per lui le sue future nozze, ma la madre riuscì a fargli tener fede al voto. Ancora giovane, Alberto entrò tra i Carmelitani di Trapani. Trascorso il periodo di formazione e divenuto sacerdote fu mandato a Messina dai superiori. 

Accadde che la città di Messina si trovasse sotto assedio. Alberto pregò affinché il popolo messinese non perisse per la fame, e, miracolosamente, alcune navi cariche di vettovaglie, passarono indisturbate tra gli assedianti e portarono ristoro ai cittadini.

Alberto si distinse per la sua predicazione in varie località della Sicilia e fu superiore provinciale dei Carmelitani presenti sull'isola. Morì a Messina il 7 agosto 1307. Nel 1457 Papa Callisto III ne permise il culto, che fu confermato nel 1476 da Papa Sisto IV. Il capo del Santo è conservato nella chiesa dei Carmelitani di Trapani.

Le sue reliquie, sparse in tutta Europa, sono necessarie alla tradizionale benedizione de "l'acqua di Sant'Alberto", usata contro le febbri.

di P. Ludovico Saggi ocarm
Da Santi del Carmelo, Roma 1972.