BEATI MARTIRI CARMELITANI DI ROCHEFORT

Memoria facoltativa, 18 agosto

 

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In Francia, verso la fine del XVIII secolo, contemporaneamente ai tumultuosi rivolgimenti sociali della Rivoluzione francese, ci furono delle tremende persecuzioni contro i membri della Chiesa. Si usò ogni modo per annullare il culto cristiano e il culto stesso di Dio. In particolare si perseguitarono le Congregazioni, i sacerdoti e gli Ordini religiosi.

Nell'anno 1790 le Autorità dello stato vollero creare una chiesa nazionale; comandando a tutti i membri della chiesa di prestare ad essa giuramento: lo stesso Romano Pontefice non doveva contare per loro quasi nulla. Molti sacerdoti e religiosi rifiutarono questo giuramento. Lo stesso Papa Pio VI respinse questa Costituzione civile del clero, fondata su principi eretici, dichiarando sospesi quelli che avevano prestato giuramento. 

Si tentò di vincere con la forza la resistenza del clero: in seguito a questo, molti di loro furono carcerati e deportati. Il 25 gennaio 1794 i carcerati vennero trasportati ai porti della città di Rochefort. Il viaggio fu terribilmente penoso: 829 uomini furono imbarcati in due navi, insufficienti, come lo si può pensare, per così tante persone. 

santAndrea Corsini

SANT'ANDREA CORSINI

† 1374

Frate carmelitano

Vescovo di Fiesole

Memoria, 9 gennaio

SAN NONIO DI S. MARIA
(NUNO ÁLVARES PEREIRA)

1360 - 1431

Eroe nazionale portoghese
Frate carmelitano

Memoria facoltativa, 6 novembre

batalha estatuaStatua equestre di S. Nonio

Nacque a Sernache do Bomjardim (Portogallo) il 24 giugno 1360 dal nobile Don Alvaro Gongalves Pereira, Gran Priore del priorato di Crato dell'Ordine dei Cavalieri di San San Giovanni di Gerusa­lemme. Nuno crebbe in mezzo ai cavalieri dipendenti di suo padre, dedito alla lettura dei fasti cavallereschi e militari della Tavola Rotonda. A tredici anni fu ammesso nella corte del re Ferdinando per essere avviato alla milizia e ben presto diede prove tali dì bravura che fu scelto, ancora tredicenne, come scudiero della regina e creato cavaliere. Avrebbe voluto rimaner celibe, ad imitazione di Galaad, il puro cavaliere del Santo Graal, ma per non contrariare il padre acconsentì a prender in sposa, il 15 agosto 1376, donna Leonora de Alvim, dalla quale ebbe tre figli: due di questi morirono presto; la terza, Beatriz, nel 1401 sposò Don Alfonso, figlio del re Giovanni I, conte di Barcelos e primo duca di Braganza, capostipite di non poche dinastie principesche e regali d'Europa.

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SAN SIMONE STOCK

XIII sec.

Preposito generale dell'Ordine Carmelitano

Memoria, 16 maggio

BEATA GIUSEPPA NAVAL GIRBÉS

1820 - 1893

Terziaria carmelitana

Memoria facoltativa, 24 febbraio

Algemesí - señorapepa novenaBeata JosefaJosefa nacque l'11 dicembre 1820, a 32 chilometri da Valencia. Fu la prima di cinque figli di Francisco Naval e di Josefa Maria Girbés. A otto anni ricevette il sacramento della Confermazione e a nove la Prima Comunione. Non essendoci la scuola pubblica, potè frequentare, ma solo per poco tempo, quella gestita dal Capitolo della Cattedrale di Valencia, dove imparò molto bene il ricamo e un po' a leggere, ma non a scrivere. 

Il 13 giugno 1833 le muore la madre e, lasciata la scuola, deve occuparsi del padre e dei fratellini, accolti presso lo zio Joaquín e la nonna Vicenta. La fede e la pietà crescono con l'età e a 18 anni fa il voto di castità perpetua. Il 27 luglio muore anche la nonna e quindi deve assumere la guida della casa e accudire il padre, lo zio e i fratelli.

St.-Maria-Maravillas-of-Jesus

SANTA MARIA MARAVILLAS DI GESÙ

1891 - 1974

Memoria facoltativa, 11 dicembre

 

È una caratteristica affascinante del Carmelo quella di saper offrire periodicamente al mondo delle "personalità mistiche", capaci di interpretare il dramma d'amore che la Chiesa vive nei riguardi di Cristo, suo Sposo. Ed è sempre un dramma di "passione" (cioè di sofferenza e di geloso attaccamento) che si consuma in luoghi ed epoche diverse, là dove il mondo aggredisce la Chiesa e la purifica.

Così è accaduto a Santa Teresa d'Avila al tempo della lacerazione protestante e delle guerre spagnole di "conquista"; così è accaduto a Santa Teresa di Lisieux e a Santa Elisabetta della Trinità al tempo del positivismo scientista e del primo ateismo; così è accaduto a Edith Stein (S. Teresa Benedetta della Croce) quando l'intelligenza moderna ha ceduto ai miti sanguinosi del totalitarismo; così è accaduto in altri tempi e luoghi per drammi più circoscritti, ma non meno intensi.