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Cristo nutre Teresa-001

In data odierna i carmelitani ricordano uno degli eventi più importanti della vita della Santa Madre Teresa d'Avila: il suo matrimonio spirituale. E' una felice coincidenza che tale ricorrenza si sovrapponga alla Giornata mondiale dei poveri, e che proprio le parole di Teresa siano citate nel messaggio del Santo Padre Francesco per questa giornata: «La povertà è un bene che racchiude in sé tutti i beni del mondo; ci assicura un gran dominio, intendo dire che ci rende padroni di tutti i beni terreni, dal momento che ce li fa disprezzare» (Cammino di perfezione 2,5)

Cogliamo quest'occasione per segnalare ai nostri lettori la pubblicazione di Fioretti di Teresa di Gesù. Aneddoti, leggende, fatti e detti, edizioni OCDdel grande teresianista Tomas Alvarez, da cui emerge, fra i molteplici aspetti della variopinta personalità della santa, quanto fosse "grande amica della povertà" - come leggiamo nell'introduzione di P. Emilio Martínez González che riportiamo in calce. E che fosse grande amica della povertà lo comprendiamo bene leggendo la relazione che lei stessa scrisse dell'evento del suo matrimonio spirituale: evento originato, nell'ottava di S. Martino (santo patrono dei poveri!), da una rinuncia ben precisa impostale da S. Giovanni della Croce (il lettore curioso può leggere la breve e gustosa relazione qui).

Ma ecco qui di seguito l'introduzione alla recente pubblicazione.

Cop FiorettiTeresa

Di P. Emilio José Martínez González, ocd

Purtroppo noi cristiani siamo portati ad allontanare dalla nostra vita i santi. Certo vogliamo loro bene, andiamo in chiesa a pregarli, a chiedere il loro aiuto e la loro intercessione… Ma non pensiamo che quanto loro abbiano fatto sia alla portata della nostra mano. Eppure, essere davvero devoti ai santi dovrebbe portarci a un desiderio di imitarli perché quanto loro hanno vissuto e fatto, con l’aiuto della grazia, siamo anche noi chiamati a viverlo, e cioè, a essere santi, ispirati nella nostra vita.

Cercare di imparare, così, i loro atteggiamenti essenziali. Nel caso particolare di santa Teresa di Gesù, bisogna pure leggere i suoi libri, conoscere la sua vita e dottrina attraverso tanti saggi che su di lei sono stati scritti… ma dobbiamo anche cercare di conoscerla avvicinandoci alle sue qualità umane, alle sue virtù e capacità, che costituiscono l’humus, la terra fertile dove affonda le sue radici la santità, frutto della grazia. Proprio per questo caro lettore, il libro che hai fra le mani può essere per te molto utile: ti mostra un profilo molto accessibile, piacevole e direi anche divertente, della nostra Santa.

Santa Teresa era una donna gioiosa e molto umana. Per lei un santo triste era un povero santo, un santo senza valore. Diceva da se stessa: ho sentito che mi ritengono intelligente, santa e bella… beh! non credo di essere stupida, se sono o no bella vedetelo voi e santa vorrei diventare! Una risposta piena di simpatia e buon senso che ci comunica tanto sulla Santa.

Uno dei suoi primi biografi disse di lei che quando aveva a che fare con uomini e donne grandi, parlava e si comportava con loro con naturale signoria e santa libertà come se fosse loro pari; Diceva anche loro, quando necessario, chiaramente ciò che sentiva, e rimproverava i loro difetti. Essendo grande amica della povertà, era anche liberale e generosa nello spendere quando era necessario. Per essere adornata con così tante grazie naturali, ovunque andasse, anche se non sapevano di lei più di quello che mostrava fuori, era molto cara a tutti.

Queste virtù teresiane diventano per noi testimonianza e esempio di vita; come il lettore potrà sperimentare leggendo e meditando questi bellissimi fioretti, la Santa ci richiama a vivere alcuni atteggiamenti fondamentali che sono veri valori umani e fondamenta di una salda santità: l’equilibrio di fronte ai problemi, la gentilezza del cuore, la gratitudine, la dolcezza nel dirigere le anime a Dio, l’amore per le lettere e le persone sagge (i dotti), l’affabilità nel trattare tutti, l’ammirazione e la gioia anche nel contemplare la natura, e tante altre cose che si riveleranno al lettore nello sfogliare le pagine di questo libro il quale diventa così una particolare biografia di Teresa e costituirà, senza dubbio, uno stimolo per continuare ad approfondire la sua figura.

Non dimentichiamo però come, insieme a queste virtù umane, dovremmo imparare da Santa Teresa, attraverso la lettura di questi fioretti, a vivere l’atteggiamento fondamentale dell’esistenza di ogni cristiano: La fede nel Dio vivo e vero, che è per lei la vita, il sostentamento e la forza che la motiva a fare tutto ciò che ha fatto a favore degli altri. Un Dio che in Gesù si è manifestato come vero amico degli uomini: “Oh, come vi comportate da buon amico, Signor mio, come cominciate subito a favorirlo, sopportarlo e, aspettando che si conformi alla vostra condizione, con quanta pazienza, nel frattempo, tollerate la sua!” (Libro della Vita 8,6).