Stampa

di P. Ermanno Barucco ocd

Mienmiuaifcake

Anita Baldisserotto – Giuseppe Signorin, Mienmiuaif cake. Il libro che non ti insegna a cucinare, prefazione di Costanza Miriano, (coll. Uomovivo) Berica editrice, Arzignano (VI), 2019, 122 p.

“Storia di due anime”. “Storia di un cuor solo che canta e suona”. Potrebbero essere queste frasi a descrivere le vicende umane e divine di una coppia diventata una coppia cristiana, semplicemente cristiana, vicende descritte in questo libro. E l’immagine che accompagnerebbe bene sarebbe quella di santa Teresa di Gesù Bambino rappresentata mentre suona l’arpa per “cantare le misericordie del Signore”.

In effetti Anita che canta e Giuseppe che suona la chitarra sono una “marito-moglie band” che fa canzoni e hanno avvertito una profonda sintonia spirituale con santa Teresa di Lisieux descrivendola parecchie volte lungo il libro. Ma andiamo con ordine.

La coppia cantante-musicista – loro fanno autoironia costruttiva su queste definizioni visti alcuni risultati – si è chiamata “mienmiuaif” che è la traslitterazione all’italiana (alquanto singolare) dell’inglese “Me and my wife”, “Io e mia moglie”. Con questo ultimo libro offrono un “cake”, un dolcetto, usando una metafora molto alla moda come quella del cucinare, ma poi la negano nel sottotitolo e in tutti i titoli dei capitoli: “Il nostro libro non ti insegna a cucinare ma in compenso…”. È l’ironia rivolta a tutti quelli che guardano alla TV programmi dove cuochi provetti sognano, come chi li sta a guardare, di essere un giorno grandi “Chef” ma che dal punto di vista umano possono incorrere nel dimenticarsi l’Ingrediente principale che rende la vita piena di gusto, cioè Dio, ciò che Giuseppe e Anita hanno assaggiato e ci raccontano come. Il racconto è in prima persona alternando le voci narranti e attraversando diversi episodi: l’incontro tra i due senza particolari trasporti amorosi (apparentemente), il riconoscersi innamorati (per davvero), le passioni musicali strane e vuote, le notti della fede in piena crisi religiosa e una Confessione che segna un nuovo inizio, quando Giuseppe trova Dio perché è trovato da lui e vuole farlo gustare anche ad Anita.

Trovati da Dio: nel volto di Gesù, in un pellegrinaggio a Medjugorje, in una adorazione eucaristica, fino a dover ricomprendere il loro amore nell’amore di Dio: un amore che cresce nella castità dopo la convivenza in attesa del sì con Dio; un amore che cresce nel sacramento del matrimonio che non è la tomba dell’amore ma la sua piena realizzazione; un amore che cresce scrivendo canzoni per realizzare l’album musicale “Quando saremo piccoli” grazie alle preghiere e all’ispirazione di santa Teresa e della sua “piccola via”.

Trovati da santa Teresa: per vivere da cristiani nel quotidiano detto banale ma dove Dio c’è, sempre e dappertutto; per cambiare la percezione estetica alla luce della bellezza di Dio; per suonare e cantare le piccole cose adorando così Dio. Trovati da santa Teresa che insegna la fiducia e l’abbandono perché si è schiappe, cioè deboli, fragili, incapaci, ma per innalzarci c’è l’ascensore, che sono le braccia di Gesù dice ancora Teresa, e per vivere la sofferenza si può offrire tutto a Gesù, come faceva Teresa, e ciò cambia tutto, anche il dolore. Così l’Ingrediente principale si inserisce dappertutto e il libro-torta insieme al disco-torta di prossima uscita vogliono proporlo a tutti, perché si gusti pienamente tutta la vita, grazie alla preghiera che come sale dà sapore a tutto.

Trovati infine da Maria: in un pellegrinaggio, nel rosario, come pure in una preghiera in latino quale la “Salva regina”, musicata di nuovo.

Se volete conoscerli anche voi c’è YouTube, Facebook, Instagram. Trovati! Visti e ascoltati. E perché no? suggeriti ad altri! Magari anche questi saranno trovati, come Giuseppe e Anita sono stati trovati…