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Cogliamo l'occasione dell'odierna ricorrenza liturgica di S. Giovanni Paolo II per notificare l'avvio del processo di beatificazione dei suoi genitori Emilia e Karol Wojtyła.

di P. Aldino Cazzago ocd

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La felice notizia viene dalla Polonia e precisamente da Cracovia. Nei giorni scorsi l’arcidiocesi, che fu di Karol Wojtyła, ha ricevuto dalla Conferenza Episcopale Polacca l’autorizzazione a rivolgersi alla Santa Sede per avviare l’istruzione a livello diocesano del processo di beatificazione dei suoi genitori, Emilia Kaczorowska e Karol Wojtyła. Il cardinale Stanisław Dziwisz, che fu per molti anni segretario particolare di Giovanni Paolo II e poi egli stesso, dal 2003 al 2016, arcivescovo di Cracovia, ha dichiarato che «non c’è il minimo dubbio che la spiritualità del futuro santo pontefice si sia formata in famiglia e grazie alla fede dei suoi genitori».

Nell’aprile 1929, quando aveva appena nove anni, il giovane Karol perse la mamma.  A lei nella primavera del 1939 dedicò la poesia intitolata Sulla tua tomba bianca. La quarta strofa così recita:

Sulla tua tomba bianca
inginocchiato con la mia tristezza –
o, quanto tempo è già passato –
eppure oggi mi appare poco.

Nel 1996, nel suo testo intitolato Dono e mistero, Giovanni Paolo II parlava così della madre: «Non avevo ancora fatto la Prima Comunione quando perdetti la mamma: avevo appena nove anni. Non ho perciò chiara consapevolezza del contributo, sicuramente grande, che ella dette alla mia educazione religiosa. Dopo la sua morte e, in seguito dopo la scomparsa del mio fratello maggiore, rimasi solo con mio padre, uomo profondamente religioso».

Il padre morì, invece, il 18 febbraio 1941, quando da un anno e mezzo Cracovia era occupata dall’esercito tedesco. Un suo ricordo particolarmente toccante si legge nello stesso Dono e mistero: «Potevo quotidianamente osservare la sua vita, che era austera. Di professione era militare e, quando restò vedovo, la sua divenne una vita di preghiera costante. Mi capitava di svegliarmi di notte e di trovare mio padre in ginocchio, così come in ginocchio lo vedevo sempre nella chiesa parrocchiale. Tra noi non si parlava di vocazione al sacerdozio, ma il suo esempio fu per me in qualche modo il primo seminario, una sorta di seminario domestico».

Lo scorso 16 ottobre è ricorso il 41° anniversario della elezione al soglio pontificio dell’arcivescovo e cardinale Karol Wojtyła. Lo stesso giorno, durante l’udienza generale, papa Francesco ha così ricordato quel lontano 16 ottobre 1978: «Cari fratelli e sorelle, oggi commemoriamo l’elezione del cardinale Karol Wojtyla alla Sede di Pietro. Ringraziamo il Signore per ogni bene che si è compiuto nella Chiesa, nel mondo e nei cuori umani attraverso le parole di Giovanni Paolo II, le sue opere e la sua santità. Ricordiamoci che il suo appello ad aprire i cuori a Cristo è sempre attuale».

Infine una data che sarà opportuno ricordare fin da ora è il 18 maggio 2020: cadrà il 100° anniversario della nascita di Karol Wojtyła.