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di Teodolinda Levi ocds

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Ti ho chiamato per nome: tu mi appartieni» (Is 43,1)

La attirerò a me, la condurrò nel deserto e parlerò al suo cuore» (Os 2,16).

Queste parole di amore sponsale che Dio pronuncia pensando al suo popolo, esprimono bene l’esperienza che abbiamo avuto la grazia di vivere nei giorni degli Esercizi Spirituali OCDS della nostra Provincia, guidati da Padre Angelo Lanfranchi OCD, Segretario generale dell’Ordine.

In un clima di silenzio e solitudine ognuno di noi ha potuto interiorizzare le belle meditazioni del Padre che legavano insieme figure dell’Antico e del Nuovo testamento intorno ad un elemento caratterizzante: la chiamata, la casa, l’amore di Cristo.

Questi i titoli delle meditazioni che il Padre ha svolto:

Mosè e Pietro: "Tu chiami proprio me?”

Davide, Maria Maddalena e Marta: "Io farò a te una casa”

Elia e Paolo: "L'amore di Cristo ci possiede”

Il giovane ricco: "E se avesse detto sì?...”

La Sacra Scrittura si è quasi materializzata agli occhi della nostra mente e mentre il Padre parlava ci passavano davanti, come in un film, Mosè, Pietro, Davide, Maria Maddalena e Marta, Elia e Paolo, il giovane ricco con i loro sentimenti, le loro storie di peccato, di paura, di poca fede che però la grazia di Dio ha trasformato miracolosamente in storie di amore senza limiti, di dedizione senza riserve, di coraggio a tutta prova, di adesione alla volontà del Padre fino all’offerta, per alcuni, della propria vita, dimentichi di sé e ardenti solo di zelo per il Signore.

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Padre Angelo ci ha fatto gustare, assaporare la Parola di Dio, rendendola viva e attuale, una Parola che interpella la coscienza di ciascuno di noi; una Parola che ci cambia perché «è viva, efficace […] scruta i sentimenti e i pensieri del cuore» (Eb 4,12). Non è relegata nel passato perché Gesù risorto è vivo oggi come ieri; non è meno contemporaneo a noi che agli stessi Apostoli: «Gesù Cristo è lo stesso ieri e oggi e per sempre» (Eb 13,8).

Un filosofo danese scrisse: «In rapporto all’Assoluto non c’è infatti che un solo tempo: il presente […]. E poiché Cristo è l’Assoluto è facile vedere che rispetto a Lui è possibile solo una situazione: quella della contemporaneità».

A Lui possiamo relazionarci come una Presenza reale e vicina a ciascuno di noi, più intima a noi di noi stessi, Presenza che si fa Parola di vita e Pane Eucaristico, cibo essenziale per la nostra anima assetata di Verità, di Bontà, di Bellezza, sete che solo Dio può appagare: «ci hai fatti per Te, e il nostro cuore non ha posa finché non riposa in Te».

Grazie Signore per aver parlato al nostro cuore in questi giorni di grazia. Trasformalo Tu perché possa palpitare d’amore per Te e per i fratelli e perché, con la Tua grazia, possiamo diventare come Tu ci vuoi.

Grazie Padre Angelo per questa bella avventura che ci hai fatto vivere all’interno della Parola di Dio.

Grazie a tutti coloro che con la loro presenza e il loro prezioso contributo hanno reso questi giorni una benedizione del Signore.

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