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Il-volto-e-il-nomeSabato 19 dicembre, presso il Santuario Madonna delle Laste di Trento, si terrà il concerto natalizio dell'Ensemble e Coro Madonna delle Laste diretto da Cecilia Vettorazzi, docente al Conservatorio F. A. Bonporti di Trento. Verrà eseguito "il Volto e il Nome": un repertorio di brani composto da P. Gianni Bracchi su parole di P. Antonio Maria Sicari, coralmente adattato da Cecilia Vettorazzi e Roberto Moser (più l'inedito canto "Madre del Paradiso"). Ingresso gratuito, ore 20:30.

Riportiamo le parole introduttive di P. Antonio Maria Sicari:

"Tutto accadde quando ci innamorammo della Chiesa. Tutto accadde quando - in anni di dura contestazione sociale - il cuore ci si riempì di gratitudine al comprendere finalmente la Chiesa come "Corpo di Cristo ", come ''prolungamento della Sua umanità", come "nostra Madre" che ci custodiva e ci educava, impedendoci di cadere nell'intellettualismo ideologico. Tutto accadde quando la comunità cristiana - nella sua umile, reale e quotidiana concretezza - divenne il luogo abituale della nostra amicizia, del nostro lavoro e della nostra festa. Fu allora che non riuscimmo più ad accontentarci dei canti che si usavano nelle assemblee liturgiche giovanili, troppo segnati da novità acerbe ed incompiute.E pensammo che una vera comunità doveva saper creare i suoi canti, meditando assieme la Parola di Dio. I testi furono scritti come brevi meditazioni bibliche, evocando i personaggi più cari della Sacra Scrittura (Maria, Abramo, i Profeti, Nicodemo...) o riflettendo sui principali avvenimenti della salvezza. L'importante era che il racconto risultasse fedele; che le immagini fossero evocative e che in ogni canto risaltasse qualche spunto particolarmente adatto a far percepire la "tenerezza cattolica" :

Il dolce dialogo d'amore che risuona nel gran silenzio dell'eternità e diventa storia, a volte convulsa, ma sempre sacra e misericordiosa.

La fede antica che sa abbandonarsi, anche se straziata.

La veste bianca nuziale sul letto, che aspetta il ritorno della Sposa.
- Il corpo di Maria in attesa, che già trasale di gioia e di brividi materni.
- La Vergine Santa che vede, nella carne risorta del Figlio, la sua stessa carne.
Il mondo che si agita e freme nell'attesa del Regno.
- Il corpo, dolente di peccato, che deve credere nella sua rinascita.
- Le mani di Cristo sui nostri volti opachi, per ridar loro splendore.
- Le tenere immagini del Dio che amiamo e senza il quale non possiamo resistere.
- Il ricordo riempito di silenzio e il Nome nascosto nel cuore.
- Il "Padre nostro " cantato e pregato per capire di essere uomo.
Maria, contemplata, teresianamente, come "dolce castello di Dio".

Ed è questa tenerezza - fatta di storia e di preghiera - che ancora mi resta dentro, nell'attesa di sentirla rinnovata nel cuore con questa nuova edizione ed esecuzione, affettuosamente curata a distanza di molti anni. Ora che ci è diventato più evidente quale sia il Nome, caro sopra ogni altro Nome, e il Volto, il più bello tra i figli degli uomini. Ora che, con più maturità, possiamo dire a Gesù: Sì, Tu ci sei veramente necessario! Tu, nella tua Chiesa. Tu, nel nostro Carmelo".