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di P. Fabio Roana ocd

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Il 9 novembre scorso, con l’autorizzazione di papa Francesco, è stato promulgato il decreto della Congregazione delle Cause dei Santi sulle virtù eroiche del Servo di Dio Albino Luciani - Giovanni Paolo I (Forno di Canale, oggi Canale d’Agordo, 17 ottobre 1912 - Città del Vaticano, 28 settembre 1978). Dunque quello che viene ricordato da molti come il papa del sorriso o dei trentatré giorni ora è venerabile, in attesa del riconoscimento di un miracolo attribuito alla sua intercessione per la beatificazione. Possiamo onorare la sua memoria, che avrebbe tanto da dirci, recuperando alcune risonanze in lui della spiritualità di una santa carmelitana che ha fatto colpo su più di un pontefice dell’ultimo secolo: Teresa di Gesù Bambino del Volto Santo. Qualcuno ha constatato come «il pensiero e la dottrina della santa di Lisieux fosse profondamente presente» nella sua anima (il carmelitano scalzo Mario Caprioli).

Dei testi del venerabile prendo, per cominciare, l’inizio folgorante della lettera che egli scrive all’“illustrissima”: «Cara piccola Teresa, Avevo diciassette anni, quando lessi la vostra autobiografia. Fu per me un colpo di fulmine. “Storia di un fiorellino di maggio” l’avevate definita. A me parve la storia di una “spranga d’acciaio” per la forza di volontà, il coraggio e la decisione, che da essa sprizzavano». Anche dietro la debolezza dell’uomo Albino Luciani si cela la forza di un pastore della Chiesa generoso, fermo nel governo e nella dottrina, provato negli anni drammatici in cui si trova a vivere, con Vaticano II e sua recezione, estremismi ecclesiali, questioni dei lavoratori, comunismo, terrorismo, scristianizzazione, contestazioni, cambiamenti sociali, nuovi interrogativi etici, divorzio, aborto, scuole libere ed educazione cattolica, uso dei mezzi di comunicazione ecc.

Ecco come si descrive da vescovo: «Alcuni vescovi somigliano ad aquile, che planano con documenti magisteriali ad alto livello…; io appartengo alla categoria dei poveri scriccioli che, nell’ultimo ramo dell’albero ecclesiale squittiscono». E fa lui stesso riferimento al brano del manoscritto B (4v-5v), a cui sembra proprio ispirarsi con queste parole, nella lettera a Teresina: «Voi vi siete sentita come un “uccellino senza forza e senz’ali”; in Dio, invece, avete visto l’aquila, che scendeva per portarvi alle altezze sulle proprie ali».

Il futuro pontefice, semplice parroco mancato, ha una predilezione per le piccole cose: «Per noi la regola è questa: farci santi, con cose modeste, quotidiane, non con azioni straordinarie… Vediamo di mettere tanto amore nelle nostre cose di ogni giorno. Il centro del Cristianesimo è Dio che ci ama. Questo bisogna sentirlo ad ogni costo, altrimenti non capiamo il Cristianesimo». Ai cardinali che lo hanno eletto papa dice poi: «Io mi sono sempre occupato delle cose piccole, mi sono state sempre care le piccole cose. Adesso voi siete felici perché tornate tra quelle “piccole”, mentre io devo rimanere qui per le cose “grandi”…», forse troppo grandi.

Un ricordo di Giuseppe Andrich, vescovo emerito di Belluno-Feltre, che ben conosce Giovanni Paolo I per essere della stessa terra, ci offre un’idea di quest’uomo: subito dopo il conclave «una delle espressioni che più persone mi hanno citato era questa: “Mi pare impossibile di essere conosciuta e seguita con affetto da don Albino, che è diventato Papa”». Il bello dei santi piccoli è che entrano così facilmente in confidenza con noi da farci ritrovare insieme a loro in Cielo.

Lasciamoci allora insegnare la vera umiltà, quella virtù che sta tanto a cuore anche a santa Teresa di Gesù, la grande, da don Albino, piccolo e candido persino nel nome, che ha voluto porre questa parola come suo motto (Humilitas):

«O Signore, stammi sempre vicino.
Tieni la tua mano sul mio capo,
ma fa’ che anch’io tenga il capo sotto la tua mano.
Prendimi come sono, con i miei difetti, i miei peccati,
ma fammi diventare come tu desideri e come anch’io desidero».

 

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Fonti:

Albino Luciani, Illustrissimi, in https://www.carmeloveneto.it/joomla/2014-11-25-14-48-11/magistero/234-illustrissima-teresina

Giada Aquilino, Giovanni Paolo I venerabile: Francesco ha firmato il decreto, in http://it.radiovaticana.va/news/2017/11/09/giovanni_paolo_i_venerabile_francesco_ha_firmato_il_decreto/1347879

- Mario Caprioli, I papi del secolo XX e S. Teresa di Lisieux, in «Teresianum» 1995/II, pp. 348-351

- Marco Roncalli, Giovanni Paolo I. Albino Luciani, San Paolo, Cinisello Balsamo 2012, pp. 8.167.530.567